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Juve Stabia - Empoli 2-0 - Il sorriso di Abate. «Vittoria da squadra vera, ora portiamo questo atteggiamento in trasferta»

«I miei ex compagni mi hanno insegnato che in campo vanno fame e determinazione, con me gioca chi merita. Dobbiamo crescere in mentalità per diventare scorbutici». Carissoni. «Abbiamo interpretato bene questa partita, volevamo riscattarci. La carica del Menti fa la differenza. Dedico il gol a Valentina»

di Gioacchino Roberto Di Maio


   Mister Ignazio Abate

La Juve Stabia si conferma imbattibile tra le mura amiche del Romeo Menti. Le reti di Giorgini nel primo tempo e di Carissoni nella ripresa regalano alle vespe il successo per 2-0 su un Empoli mai realmente pericoloso dalle parti di Confente. Una vittoria da squadra vera giunta dopo il confronto tenutosi a seguito della sconfitta di Frosinone con mister Ignazio Abate. «La squadra è sempre stata viva – evidenzia il trainer gialloblù –, soprattutto in casa abbiamo ben figurato in ogni match raccogliendo probabilmente meno di quanto avremmo meritato. Sicuramente abbiamo toppato qualche trasferta più per episodi che per la mancanza della prestazione. Spesso, come anche nel primo tempo a Frosinone, abbiamo tenuto bene il campo mancando in quella determinazione necessaria per spostare l’inerzia a nostro vantaggio. I ragazzi ci hanno sempre dato dentro, poi spesso i risultati sono determinati da episodi. Contro l’Empoli abbiamo disputato un grande primo tempo per qualità di gioco, i ragazzi hanno dimostrato di essere una squadra vera dal grande temperamento. Sappiamo di dover alzare il livello generale, per crescere dobbiamo mettere in campo la stessa determinazione anche in trasferta. Vien da sé che le partite perfette non esistano, siamo stati bravi nel tenere la linea alta gestendo bene il pallone. Non mi cullo su questa prestazione, ho già sottolineato ai ragazzi che bisogna ancora crescere a livello mentale. C’è una differenza netta tra vincere o perdere, quando esci sconfitto deve far male. Ed è diverso finire ko per 1-0 o 3-0. Questo è un gruppo responsabile e perbene, ero convinto della positività della prestazione anche se poi sui risultati incidono diverse variabili». Tra le note più positive della sfida vi è la prestazione in chiave difensiva. «La performance in fase di non possesso dipende molto dal contributo delle mezzali e degli attaccanti. Colgo l’occasione per complimentarmi con Maistro, è sceso in campo con un atteggiamento da leader tecnico. In settimana abbiamo parlato a lungo, stavolta ha meritato il plauso davanti allo spogliatoio. Non può accontentarsi di essere un eterno incompiuto, ha giocato una partita da giocatore vero. Sono contento anche del contributo offerto da chi è subentrato. Burnete, nel dettaglio, è entrato con la gamba giusta anche se ha ancora poca energia dopo l'infortunio, Ciammaglichella aveva voglia di giocare dopo circa 5 mesi di stop. Baldi poi rappresenta un esempio per tutti per dedizione alla causa. Le esclusioni sono dovute a diversi motivi, nel caso di Gabrielloni si è trattato di problemi fisici dovuti ad una fibrosi al polpaccio del piede infortunato, ci vorrà del tempo per recuperarlo. Lo ringrazio per aver stretto i denti nelle partite precedenti. Per quanto concerne Piscopo, si è trattato di una scelta tecnica. Valuterò in settimana le prossime decisioni, io non chiudo mai le porte in faccia a nessuno. I ragazzi devono dimostrare di voler far parte di questo progetto e voler giocarsi il posto con i compagni. Qui ci sono tanti elementi di grande qualità, poi in campo va chi merita. Uomini come Bellich, Mosti, Giorgini e Carissoni devono essere da esempio per tutti, interpretano il calcio come piace a me. I miei ex compagni mi hanno insegnato che in camp

o vanno fame e determinazione, non i cognomi e le carriere. In difesa abbiamo elementi validi come Varnier, Bellich, Giorgini e Stabile, con me la differenza la fa la voglia di non far passare l’avversario e di lanciarlo fuori dal campo. Ci vuole determinazione, questo è un campionato molto equilibrato in cui dobbiamo sempre guardarci alle spalle. Forse qualcuno si era fatto la bocca all’alta classifica quando evidentemente non siamo pronti per pensare ad altro che non sia la salvezza. La nostra è una squadra con del potenziale, per diventare scorbutica dobbiamo abbinare fame e gioco perché da solo questo non basta». Ora bisognerà pensare al Cesena. «Prima di tutto dovremo riposarci – spiega Abate –, abbiamo bisogno di recuperare energie. Poi accantoneremo questa partita e ripartiremo con l’ambizione di chi vuole andare a far punti a Cesena. Chiaramente si può anche perdere, a patto di dare tutto in campo. Bisogna mantenere il giusto equilibrio con la consapevolezza che il solo il gioco non basta anche se ti dà una identità. Ognuno deve metterci del proprio per essere emotivamente trascinante agli occhi del compagno. Bisogna pedalare, lottare e dimostrare di poter giocarsela, poi sarà il rettangolo verde a parlare». Sulla stessa lunghezza d’onda è Lorenzo Carissoni, autore della rete del raddoppio. «Ritengo che abbiamo interpretato molto bene questa partita – spiega l’esterno destro gialloblù –, in tutti noi c’era voglia di riscattarsi dopo la sconfitta di Frosinone. Il rendimento fuori casa ci infastidiva, ognuno di noi voleva dare di più. Quando capitano partite del genere bisogna guardarsi in faccia e capire perché giochiamo male lontano dal Menti pur consapevoli che in casa c'è un’atmosfera particolare con i tifosi che si fanno sentire infondendoci sicurezza al punto da consentirci di imporre un calcio più offensivo. Il colloquio della squadra con il mister è stato molto tranquillo, l'allenatore ci ha lanciato un bel messaggio che siamo stati bravi a recepire. Sicuramente il fatto che nel post partita abbia speso parole positive nei miei confronti mi rende felice, l’atteggiamento è sempre stato un mio punto forte e non deve mai mancare. Dedico il gol alla mia fidanzata Valentina, prima della gara l’ho fatta disperare e le ho promesso un gol. Sul piano tattico mi piace giocare da quinto di centrocampo, anche perché il nostro trainer ci chiede di affondare con continuità consentendoci di trovarci spesso in area avversaria. Personalmente non ho un calciatore di riferimento, anche se essendo interista guardo spesso Dumfries. Fin dal primo momento ho apprezzato la coesione e la gioventù di questo gruppo, anche se forse proprio la giovane età media ci ha fatto perdere qualche punto. Nella fattispecie dovremo riorganizzarci quando affronteremo squadre con esterni alti come il Frosinone, anche se ritengo che i ciociari dispongano probabilmente dei più forti della categoria. Questo è un collettivo che ha fame e si impegna quotidianamente, dobbiamo restare sempre compatti. Poi sarà il campo a dirci dove arriveremo in questo campionato così lungo ed equilibrato». La Juve Stabia guarda già al prosieguo del torneo. 

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Juve Stabia - Empoli 2-0. Il commento a fine gara di mister Ignazio Abate

domenica 14 dicembre 2025 - 08:14 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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