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Castellammare – Dissesto idrogeologico, Russo allontana le polemiche: «Nessun ritardo, siamo nei tempi»

A breve saranno pubblicati due bandi per affidare le indagini preliminari e la progettazione esecutiva. L’assessore spiega: «Gare pronte da febbraio»

di genesp


«Dissesto idrogeologico? Nessun ritardo, stiamo lavorando senza sosta». È tranquillo e sicuro l’assessore ai Lavori Pubblici Giovanni Russo che si sta occupando in prima persona della questione relativa alla messa in sicurezza del monte Faito. Nei giorni scorsi a Palazzo Farnese è arrivata una lettera della Regione Campania che pressava il Comune di Castellammare di Stabia per la realizzazione dell’opera da 10 milioni di euro. Una missiva che ha creato qualche malumore in città ma Russo ha provato così a fare chiarezza: «Non ci sono problemi di nessun tipo. Fin dal nostro insediamento stiamo affrontando la tematica che è di primaria importanza per l’amministrazione comunale. Posso annunciare che da lunedì potremo pubblicare due bandi fondamentali per la realizzazione delle opere: il primo riguarda l’affidamento delle indagini preliminari, il secondo la progettazione definitiva. Anche se in Regione lamentano ritardi noi siamo nei tempi: avevamo promesso che entro ottobre avremmo consegnato il materiale richiesto».

L’ultimo incontro in Regione Campania c'è stato nel febbraio scorso. Proprio in quella data il Comune si è impegnato alla pubblicazione dei bandi preliminari necessari per far partire gli interventi. Ma, a causa dell’emergenza coronavirus, il tutto è slittato a maggio. Negli ultimi due mesi, infatti, c’è stata una sospensione per determinate gare per dare precedenza all’emergenza sanitaria che ha colpito il Paese. «Non è una scusante – spiega Russo -. Ci sono i documenti che confermano quanto diciamo. Ma nonostante tutto, da lunedì siamo pronti alla pubblicazione di questi bandi necessari per il futuro dell’opera».

La questione relativa al dissesto idrogeologico dura ormai da diversi anni. E solamente ora sembra e

sserci stata un’accelerata definitiva. Nel 2012, durante l’esecutivo Bobbio, il Comune di Castellammare chiese di essere stazione appaltante dell’opera tanto che fu anche redatto un progetto preliminare. Nel 2015, però, a causa della crisi politica che colpì la città, Palazzo Farnese chiese alla Regione la revoca dell’incarico fino all’arrivo dell’amministrazione Cimmino nel 2018 che ha ripreso nuovamente in mano il progetto. Le opere riguardano in particolare la liberazione dei sei alvei del monte Faito che sono ostruiti e non permettono l’arrivo in mare delle acque piovane. Un’opera complessa che prevede anche la messa in sicurezza e la riqualificazione della strada che da Quisisana conduce direttamente in cima al gigante dei Lattari. «È un’opera per noi di primaria importanza, ci tengo a ribadirlo. Anche se stiamo lavorando con un ufficio tecnico ridotto all’osso stiamo rispettando le deadline. L’attenzione mia, del sindaco e di tutta la squadra di governo è altissima».

I prossimi step prima dell’inizio concreto dei lavori, quindi, partono dalla prossima settimana. Affidare il compito delle indagini preliminare è un compito fondamentale per capire dove intervenire e la natura del monte. In un secondo momento, sarà consegnato il progetto definitivo e infine si creerà una maxi squadra, composta da esperti del settore, che si occuperà della messa in sicurezza. L’obiettivo è la consegna dei lavori entro il 2023. Inoltre l’amministrazione comunale ha ricevuto anche altri 509mila euro per liberare i rivoli che sono presenti dalla zona di Pozzano fino all’area limitrofa alla Cassa Armonica. «Non possiamo intervenire solamente a monte – spiega Russo -. Con questi interventi libereremo anche la valle ed elimineremo il problema».


sabato 2 maggio 2020 - 13:46 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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