Una svolta attesa da decenni, un passo che riscrive il rapporto tra la città e il suo mare. Nella seduta di seconda convocazione, il Consiglio Comunale di Castellammare ha approvato il Piano Spiagge (PAD), un documento strategico che destina il 61% dell’arenile all’uso libero e gratuito da parte dei cittadini. Una decisione che, secondo molti osservatori, rappresenta una pietra miliare nella storia amministrativa della città.
“Oggi, con l'approvazione del Piano Spiagge in Consiglio comunale, sanciamo ancora una volta che per noi la libera fruizione del mare è un nuovo diritto sociale che va garantito a tutti i cittadini. Quello che abbiamo votato non è solo un atto tecnico o un punto di arrivo, ma un vero e proprio risarcimento civico: restituiamo ai cittadini spazi di bellezza e di vita collettiva. I numeri del Piano parlano chiaro: mentre la Regione Campania indica un equilibrio 70% in concessione e 30% spiagge libere, la nostra Castellammare di Stabia è oggi al 61% di spiagge libere e al 39% in concessione” – dichiara il sindaco Luigi Vicinanza, a margine del Consiglio comunale che ha approvato il PAD con 15 voti favorevoli e 6 contrari.
Un documento che arriva a valle di un percorso partecipato e che ha visto accogliere anche le giuste osservazioni emerse durante la fase di pubblicazione. “Questo Piano guarda al futuro. Costruiamo un disegno che restituisce al mare e alle spiagge il loro ruolo centrale nella vita della comunità. Il lungomare di via De Gasperi e la Villa Comunale restano di libera fruizione, con spazi dedicati allo sport e aree di accoglienza anche per gli animali d’affezione. Voglio ringraziare l’assessore Giuseppe Guida per l’impegno e la competenza con cui ha seguito l’intero iter del Piano, così come ringrazio i consiglieri comunali che hanno contribuito con senso di responsabilità e visione a questo risultato importante per la città. Quello di oggi non è un punto di arrivo, ma un’altra tappa fondamentale del nostro progetto, che prevede di restituire al mare la sua funzione pubblica e sociale e alla città un futuro di crescita e sviluppo” – conclude il primo cittadino.
A sottolinearlo è anche la lista “Noi per Stabia”, espressione della maggioranza consiliare e legata al consigliere comunale Nino Di Maio: «Non si tratta di un atto qualunque – si legge in una nota – ma di una decisione che segna un punto di svolta: si restituisce valore a un diritto troppo spesso sacrificato».
Servizi garantiti, libertà assicurata
r />Il Piano non si limita a fissare percentuali, ma prevede anche che il Comune assicuri servizi essenziali – come manutenzione, sicurezza, docce, passerelle e bagni pubblici – attraverso una gestione diretta o affidandoli a soggetti terzi. Resta invece fuori dal provvedimento il tema della concessione di ombrelloni e sdraio, ma viene ribadito un principio fondamentale: ogni cittadino potrà posizionare liberamente le proprie attrezzature sulla spiaggia libera.
Un consenso trasversale per l’interesse collettivo
La misura era già presente nel programma della coalizione di maggioranza guidata dal sindaco Vicinanza, ma l’approvazione del PAD ha trovato sponda anche in alcune forze del centrodestra, dimostrando che, quando in gioco c’è l’interesse collettivo, le divisioni politiche possono cedere il passo a una visione comune.
Un segnale importante che, secondo “Noi per Stabia”, si inserisce in un quadro più ampio di interventi già avviati: rifacimento del manto stradale, efficientamento dell’illuminazione pubblica, potenziamento della videosorveglianza, oltre a iniziative culturali e azioni nel campo del sociale.
Il PAD tra i pilastri dello sviluppo stabiese
Per la maggioranza, il Piano Spiagge non è un’azione isolata, ma uno dei nodi strategici per lo sviluppo della città, insieme al nuovo PUC (Piano Urbanistico Comunale), alla riqualificazione di Marina di Stabia, al rilancio del polo industriale di Fincantieri e alla riprogettazione del sistema portuale.
Temi fondamentali, rimasti a lungo sospesi per effetto di instabilità politica e ritardi cronici, che hanno finito per favorire degrado e illegalità. «Oggi – si legge nel comunicato – Castellammare ha l’opportunità di colmare il tempo perduto, ma ciò richiede continuità, capacità di decisione e un confronto costruttivo all’interno della maggioranza».
Una spiaggia libera, una città più giusta
Per “Noi per Stabia”, la scelta di destinare la maggior parte delle spiagge all’uso libero non è solo un atto amministrativo, ma un simbolo potente: «Rappresenta la possibilità di restituire ai cittadini un bene comune e, al tempo stesso, di aprire una nuova stagione di politica stabile, responsabile e orientata allo sviluppo».
Con l’approvazione del PAD, Castellammare riscopre il suo mare. Ora la sfida sarà mantenerlo davvero libero, accessibile, sicuro e vivo, per tutti.