''Un atto camorristico grave, che allo stesso tempo mina seriamente anche il diritto alla libera informazione''.
«Le vittime di una tale intimidazione non vanno lasciati soli, adesso lo Stato deve reagire». Ad esprimere solidarietà all'intera redazione del quotidiano campano Metropolis, è il Senatore Nello Di Nardo, dell'Italia dei Valori. Dopo la pubblicazione di notizie scomode su un pentito di camorra, il quotidiano è stato oggetto di attenzione dei malavitosi che, dopo aver effettuato un raid presso la redazione del quotidiano nel tentativo di bloccare le copie ed evitare la messa in onda della rassegna stampa, hanno poi imposto alle edicole del territorio di non esporre le locandine e di ritirare le copie del giornale.
«Un atto camorristico grave, che allo stesso tempo mina seriamente anche il diritto alla libera informazione - aggiunge il Senatore Di Nardo - .Adesso Forze dell'Ordine, Magistratura e tutti gli altri esponenti delle istituzioni locali, a partire dell'amministrazione comunale, hanno il dovere di reagire a quest'aggressione ai danni non solo della redazione, ma anche di un'intera categoria di lavoratori, degli edicolanti».
Quindi, il parlamentare dell'Italia dei Valori, chiede maggiore attenzione per l'intero territorio. «Grazie al coraggio di questi giornalisti - conclude Di Nardo - oggi la violenza della camorra è emersa ed è stata denunciata con forza. Ma a Castellammare, come in provincia di Napoli, ogni giorno sono decine, anzi, centinaia le vittime dei soprusi della camorra, sopraffatti con la violenza, su cui troppe volte cala un gelido silenzio».
gn: justify;">Anche il locale partito di Sinistra Ecologia Libertà Esprime la propria solidarietà per il grave atto di intimazione fatta al quotidiano Metropolis ."La libertà di stampa - dicono - non può essere soffocata da nessuno e in particolar modo dalla camorra. Più volte il quotidiano Metropolis si è visto protagonista per episodi di questo tipo, è giunto il momento di dire basta per liberare l'informazione e la nostra città".
"Dare solidarietà al quotidiano Metropolis, per il grave gesto di intimidazione subito, pur essendo un atto dovuto, non basta. Quello che è successo - ha detto Tonino Scala - non è solo un'azione che mina la libertà di informazione e violenta liberi giornalisti in libero stato, ma è un atto di violenza verso la città tutta. Serve una ribellione unanime".
"Le intimidazioni al quotidiano Metropolis sono un segnale grave e preoccupante di come la camorra sia il cancro di questa città" è quanto sostiene Antonio Sicignano, consigliere comunale di opposizione e leader del Cdl stabiese, che prosegue. "Esprimo solidarietà alla redazione del quotidiano Metropolis, al direttore Del Gaudio ed a tutti i giornalisti impegnati giorno dopo giorno per raccontare i fatti che succedono sul nostro territorio. In questo momento, auspico che nessuno, e specie la politica, lasci soli i giornalisti, impegnati nei posti di frontiera al fine di garantire un controllo democratico di tutto ciò che avviene, specie se attinente agli interessi malavitosi".