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Castellammare - I fari della commissione d’accesso sulle interdittive antimafia

Sotto la lente di ingrandimento due ditte che operavano nel cimitero. Sulla scrivania degli ispettori anche l’anomalo ritardo di un ex funzionario nel dare esecuzione alla prima interdittiva.

di red


Le due interdittive antimafia notificate alle ditte per la gestione dei servizi nei due cimiteri sono finite nel mirino della commissione d’accesso insediata il 26 maggio scorso presso il Comune di Castellammare di Stabia. Nei primi due mesi dall’avvio dell’attività di controllo degli atti amministrativi, messa in campo dagli ispettori per verificare eventuali infiltrazioni della camorra nell’attività dell’ente, gli occhi della commissione sono puntati sulle interdittive emesse nei confronti delle ditte “Servizi Cimiteriali srl” e “Lumir”, le uniche due società allontanate possibili legami con esponenti della criminalità organizzata.

In particolare, sulla prima vicenda la lente di ingrandimento degli ispettori ha riguardato i tempi lunghi per dare esecuzione all’interdittiva, notificata alla fine del 2018 alla ditta di Cesarano e tenuta nel cassetto fino a febbraio dell’anno seguente. Un ritardo notevole, tenendo conto che solitamente le interdittive vengono eseguite ne

l giro di massimo 48 ore. 

Ben diversa la situazione relativa alla “Lumir”, alla cui interdittiva è stata data esecutività immediata. La società che gestiva il servizio relativo alle luci votive era subentrata alla “Lux Perpetua”, cacciata via su impulso dell’amministrazione Cimmino, a seguito della scoperta dell’assenza di contratti o di proroghe con la ditta che deteneva la gestione del servizio sin dal 1940 con un contratto trentennale, rinnovato per altri trent’anni e poi ulteriormente prorogato fino al 2003, senza più proroghe ulteriori o documenti che ne confermassero la permanenza in quel settore. Due vicende rispetto alle quali la commissione vuole vederci chiaro, in attesa del 26 agosto, data in cui si chiuderà il primo trimestre di permanenza degli ispettori a Palazzo Fanrse. Sempre più probabile una proroga di ulteriori tre mesi per comprendere se si procederà allo scioglimento o se l’amministrazione potrà andare avanti senza più ombre.


domenica 18 luglio 2021 - 18:22 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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