Il Tar Campania Napoli, Giudice relatrice Maria Grazia D’Alterio, a seguito del ricorso avverso il Bando di Concorso 21 posti, sciolta la riserva, con pronuncia provvisoria (di tipo cautelare) ha rigettato la domanda di annullamento del concorso.
Per la Magistratura “la garanzia di autenticità della prova preselettiva appare assicurata dalla predisposizione di schede con distinti codici a barre per ciascun candidato” ed inoltre “non sembra irragionevole la scelta di fissare un numero massimo di candidati ammissibili al prosieguo della procedura concorsuale anche al di sotto della soglia numerica oltre la quale è imposta la preselezione...”.
Emerge, a questo punto, come l’essenza del ricorso si fondi sul seguente quesito: la garanzia di autenticità della prova preselettiva è stata assicurata dalla presenza del
solo codice a barre o gli elaborati andavano firmati e timbrati dalla commissione e dal comune?
Il T.A.R. Campania, seppure in prima battuta, si è espresso. Tuttavia, essendo possibile appellare la pronuncia al Consiglio di Stato, in presenza di una controversia che si presta e si è prestata, nei casi analoghi, ad interpretazioni alternative, la parola fine, con ogni probabilità, sarà sancita dal secondo grado di giudizio.
«Nessuna interruzione, nessuna anomalia - ha commentato il sindaco Gaetano Cimmino - E un plauso va all'avvocatura comunale e all'avvocato capo, che hanno svolto un lavoro egregio. I concorsi andranno regolarmente avanti. E presto il Comune potrà avvalersi dei nuovi assunti, 21 dipendenti che potranno mettere la loro competenza, professionalità e qualità al servizio della macchina comunale».