Politica & Lavoro

Castellammare - Chiude la Meridbulloni, operai chiedono risposte: «Un fulmine a ciel sereno»

La rabbia di Scala (LeU): «Altro che Gomorra… questo è un atto camorristico. Il Sindaco chieda subito incontro in Prefettura.»


Questa mattina la vigilanza privata ha impedito ai dipendenti della Meridbulloni di accedere alla fabbrica. Il motivo dietro tale provvedimento è legato all'annuncio della chiusura della fabbrica di Via De Gasperi. Una volta appresa la notizia della chiusura, i lavoratori si sono organizzati in un sit-in a pochi metri dalla struttura in attesa magari di un ripensamento da parte dei vertici aziendali. Ora è a rischio il lavoro di quasi 100 operai. Tanta amarezza nelle parole dei lavoratori e del consigliere comunale di Liberi e Uguali, Tonino Scala:

«Stamattina si è svolta una riunione alle 11 con la proprietà, durante la quale avrebbero esposto un nuovo piano industriale. È stato riferito ai nostri sindacati regionali che il sito di Castellammare di Stabia verrà chiuso. Per il mese di Gennaio saremo in Cassa Integrazione e dal 1 Febbraio intendono spostarci al sito di Torino. Un fulmine a ciel sereno, la situazione è drammatica. Siamo una novantina di lavoratori con le proprie famiglie. La trattativa è aperta, ma noi crediamo che non ci siano margini di discussioni. Hanno deciso di chiudere il sito e basta. Le commesse ci sono e sono abbondanti, quindi è solo una decisione presa dalla nostra proprietà. Il fabbricato è considerato un fiore all’occhiello da anni. Siamo sconcertati per la notizia, aspettiamo risvolti positivi. Nel frattempo, sono state avvisate tutte le istituzioni e il sindaco di Castellammare. Hanno avvertito anche il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Saremo anche disposti a spostarci in un’area di 60 km pur di lavorare. Non è in corso alcuna protesta: siamo a completa disposizione per fare i dovuti sacrifici. Speriamo che il dott. Fontana, che fino a ieri è stato encomiabile, cercherà di sistemare le cose.»

«Anche Me

ridbulloni chiude e lo fa con gli stessi metodi usati della camorra» spiega il consigliere Scala.

«Gli operai della Meridbulloni della mia città, questa mattina hanno trovato la fabbrica chiusa. A bloccare l’accesso alla struttura la vigilanza privata. Surreale, assurdo, ma è successo proprio questo. »

«Non è normale che accada ciò e con questi metodi. Gli operai saranno messi in cassa integrazione forzata fino al 31 gennaio e non metteranno più piede in fabbrica. Dal primo febbraio gli stessi lavoratori saranno spostati a Torino o Milano. Altro che Gomorra… questo è un atto camorristico. I metodi usati sono gli stessi.»

«Il nodo è sempre il medesimo da dieci anni ormai. Se non si mette un punto fermo su via A. De Gasperi e si precisa con una scelta chiara e oserei dire nemmeno molto coraggiosa, che lì non si possono e non si devono costruire case, ci saranno sempre azioni come quella di stamane sull’ultimo presidio industriale dell’area nord della città. »

«Quando dico queste cose la maggioranza dei cittadini, del ceto politico e del mondo che ruota intorno all’edilizia, da dieci anni a questa parte o forse più, definisce la mia una scelta vetusta e antistorica. Sarà, ma continuo a pensarla in questo modo. »

«Si attivi subito un tavolo e si dica con chiarezza che su quell'area non si speculerà mai. Quando dico che si decide di non decidere intendo questo. Serve chiarezza ora e subito. Gli strumenti urbanistici comunali dal Dos al Puc non mettono una pietra tombale sull’idea che reputo insulsa per quell’area.»

«Il Sindaco chieda subito incontro in Prefettura. La città, tutta, non può e non deve restare in silenzio. Ognuno faccia la propria parte.»

Castellammare - Chiude Meridbulloni, Nappi(Lega): «Invitiamo l'azienda a ripensarci»


Castellammare - Meridbulloni, il sindaco incontra i lavoratori: «nessuna riconversione dell’area, nessuna speculazione edilizia»


venerdì 18 dicembre 2020 - 13:22 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



Gli ultimi articoli di Politica & Lavoro