Nell'ambito di attività di indagine diretta dalla Procura della Repubblica, il Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e la S.I.S.C.0. di Napoli, in collaborazione con la Squadra Mobile di Napoli e il Commissariato di P.S. di Castellammare di Stabia, questa mattina hanno eseguito una ordinanza cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Napoli , su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di undici persone (di cui dieci sottoposte alla custodia cautelare in carcere, una agli arresti domiciliari) gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di associazione di tipo mafioso nonché di estorsione, tentata estorsione, detenzione a fine di spaccio di droga, delitti aggravati dal metodo mafioso e dalla finalità di agevolare l'associazione camorristica denominata clan D'Alessandro, operante sul territorio di Cast
ellammare di Stabia.
In particolare, nel corso delle indagini sarebbero stati individuati vari episodi estorsivi, posti in essere in danno di alcuni operatori commerciali, prevalentemente nel settore edilizio.
Inoltre, per la retribuzione dei partecipi e il sostentamento delle famiglie dei detenuti, il clan si sarebbe avvalso di una "cassa comune" alimentata anche dai cospicui proventi delle attività illecite, come sarebbe risultato dai sequestri di somme di denaro effettuati nel corso delle investigazioni.
Tra gli arrestati figura anche Pasquale D'Alessandro, 54 anni, che dal 2023 dopo essere tornato in libertà, con i fratelli in carcere, aveva assunto la guida dell'omonimo clan.
Documentati dalla Polizia di Stato e dalla Dda (pm Giuseppe Cimmarotta) diversi episodi estorsivi compiuti ai danni di imprenditori edili.