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Castellammare - Cuomo difende Pannullo: «Spostamento dei dirigenti? Una prerogativa del sindaco»

L'ex consigliere comunale del PD, nel corso della riunione con il commissario prefettizio, ha attaccato Pesenti e Di Martino: «Siete stati vicesindaci per 18 mesi: avete avallato scelte e disposizioni illegittime?».

di Roberto D'Auria

Un incontro conoscitivo ma anche per chiarire le rispettive posizioni e perplessità in merito agli importanti provvedimenti rimasti in sospeso dopo la caduta dell’amministrazione comunale guidata dall’ex sindaco Antonio Pannullo. E’ stato questo l’obiettivo del confronto tenutosi giovedì pomeriggio a Palazzo Farnese a cui hanno preso parte, oltre al commissario prefettizio Gaetano Cupello, i rappresentanti politici locali delle varie aree.

Prima presenza da segretario cittadino del PD a Palazzo Farnese per Nicola Corrado, accompagnato dai suoi fedelissimi Nello Cuomo e Andrea Di Martino, già vice di Pannullo prima di essere silurato qualche mese fa. Presenti poi l'ex capogruppo di Area Civica Nino Giordano, l'ex vicesindaco Daniele Pesenti, il leader del centrodestra stabiese Gaetano Cimmino, Antonio Cimmino di Forza Italia e l'ex consigliere Alessandro Zingone di Liberi e Uguali. Tutti sono stati poi raggiunti poco più tardi da Rosario Cuomo, unico rappresentante del gruppo consiliare del PD e dell’amministrazione uscente.

Chiarita la necessità di sdoganare il bando di privatizzazione delle Terme, nonché l’utilità di dare il via al museo archeologico e alla scuola di alta formazione nella Reggia di Quisisana, si è quindi convenuto sullo stop da  imporre al sottopasso di via Cosenza.

Ritornano alle loro mansioni originarie i 5 dirigenti a cui Pannullo aveva affidato settori diversi rispetto a quelli fino a quel momento gestiti. Una richiesta avanzata dall’ex vicesindaco Pesenti che aveva annoverato queste decisioni tra quelle alla base delle scelta di sfiduciare il primo cittadino.

Infine, nella discussone è stato tirato in ballo anche lo spettro della camorra, a cui più volte negli ultimi mesi aveva fatto riferimento anche lo stesso ex sindaco.

E’ stato a questo punto che ha preso la parola Rosario Cuomo, intervenendo proprio su questi ultimi due punti. «Pesenti è stato vicesindaco per 4 mesi. Prima di lui, il braccio destro del sindaco è stato il qui presente Andrea di Martino. A loro allora chiedo: avete avallato scelte e disposizioni illegittime o meritevoli di attenzione degli organi sovracomunali?» . Nessuna risposta è giunta dai presenti. Ed ancora. «Affidare incarichi ai dirigenti è una prerogativa ad appannaggio del sindaco. Scelte effettuate seguendo una logica di più equa distribuzione dei carichi di lavoro. Se gli stessi dirigenti hanno avuto pressioni o, peggio ancora, minacce da qualcuno, allora farebbero bene a denunciarlo. Ma a quanto pare si tratta solo di illazioni» ha incalzato Cuomo che poi, rivolgendosi al commissario, ha detto: «Lei ha tutte le documentazioni, delibere di giunta e dirigenziali, nonché gli atti del consiglio comunale: può quindi tranquillamente verificare la legittimità dell’operato dell’amministrazione comunale».

«Mi è dispiaciuto – ha detto Cuomo – aver dovuto difendere l’operato di Pannullo non soltanto da chi ha contribuito allo scioglimento del consiglio comunale ma anche da coloro che vestono i colori del nostro stesso partito». Una chiosa che lascia intuire come, all’interno del PD di Castellammare di Stabia, le acque siano ancora molto agitate.

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sabato 17 febbraio 2018 - 08:06 | © RIPRODUZIONE RISERVATA | data stampa: 20/04/2024