L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Luigi Mennella è costantemente al lavoro per trovare una sistemazione idonea agli alunni della media Giampietro-Romano, la scuola dichiarata temporaneamente inagibile a seguito delle recenti verifiche di natura sismica. Dopo la chiusura della manifestazione di interesse attraverso la quale si chiedeva ai privati la disponibilità di immobili da poter adibire a uso scolastico, l’ente ha valutato non attuabile l’unica proposta arrivata alla propria attenzione (quella di una struttura posta a vico San Vito, già in passato sede di aule scolastiche).
Per questo motivo, negli ultimi giorni si è deciso di prendere in considerazioni soluzioni “interne”, attraverso l’utilizzo di immobili di proprietà pubblica, fisicamente più lontani dal plesso di via Antonio De Curtis ma per i quali gli interventi per renderli funzionali e pronti all’uso sarebbero maggiormente celeri. Per questo motivo, questa mattina il sindaco Luigi Mennella, insieme al vicesindaco e titolare della delega all’edilizia scolastica Michele Polese, all’assessore alla pubblica istruzione Mariateresa Sorrentino e ai dirigenti Antonio Sarnello e Gaetano Camarda, ha incontrato una delegazione dell’istituto comprensivo Giampietro-Romano, guidata dalla dirigente scolastica Rosaria Colantuono.
Sul tavolo sono state poste le varie difficoltà legate al momento, prospettando - per arrivare ad una soluzione pi&ug
rave; veloce possibile - l’eventualità che una parte delle aule (circa venti) oggi necessarie per sistemare tutti gli alunni rimasti privi del plesso Romano, siano individuate all’interno del complesso La Salle di viale Carlo Alberto Dalla Chiesa. Al contempo, l’amministrazione ha prospettato che le restanti aule siano allocate all’interno di moduli prefabbricati: “Una soluzione questa – afferma il sindaco Luigi Mennella – che ha trovato la piena condivisione dei rappresentanti della dirigenza scolastica intervenuti all’incontro. Questa ipotesi, infatti, da un lato salvaguarderebbe il diritto allo studio degli allievi e dall’altra garantirebbe tempi più celeri per trovare gli spazi adatti ad evitare l’utilizzo prolungato dei doppi turni”.
Questa intesa, però, non ferma il lavoro del Comune nell’individuazione di possibili soluzioni migliori ai problemi legati alla chiusura temporanea del plesso di via Antonio De Curtis: “Proseguono infatti – aggiunge il primo cittadino – i sondaggi relativi alle strutture di proprietà dell’ente, nell’auspicio che si possa arrivare ad allocare tutti gli alunni in immobili pubblici. Questo permetterebbe da un lato di fornire spazi ancora più idonei in attesa di intervenire per risolvere le criticità del plesso Romano, consentendoci dall’altro di abbattere ulteriormente i costi legati all’eventuale fitto dei moduli prefabbricati”.