Caso Cmo, domani il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania si pronuncerà su tre ricorsi presentati dall'azienda. I contenziosi in merito al sequestro e la conseguente chiusura dello stabile della Medicina Nucleare del centro polispecialistico di Torre Annunziata.
Tra questi il più importante sembra essere quello che avversa l'ordinanza numero 10 del 9 luglio 2018, con la quale il dirigente dell'area tecnico-urbanistica (Suap) del comune oplontino ha ordinato l'acquisizione a patrimonio indisponibile dell'intero immobile di proprietà del ricorrente, la Gigante Immobiliare s.r.l. Se il Tar darà ragione alla parte offesa si apriranno nuovi e più positivi scenari in merito alla vertenza che da tre mesi a questa parte ha bloccato l'erogazione del servizio sanitario causando grande malumore tra i pazienti, ma ha pure conseguentemente provocato il licenziamento di 70 lavorator
i che da un giorno a l'altro si sono visti espropriati del loro posto di lavoro per un 'abuso edilizio' e lasciati ad un presente di precarietà, in un territorio già profondamente segnato da una disoccupazione che raggiunge tassi elevatissimi.
Proprio questo clima reso di profonda incomprensione aveva portato poche settimane fa gli operatori sanitari del Cmo a presentarsi a sorpresa nell'ufficio del sindaco Ascione in via Provinciale Schiti. Dal confronto - in alcune sue fasi anche molto acceso - emerse l'impossibilità dell'Ente oplontino di tornare sui propri passi per venire incontro alle esigenze dei lavoratori. Ora la sentenza del Tar potrebbe ribaltare tutto, domani sarà il giorno della verità.