Le vespe tornano a pungere. Allo stadio Viviani di Potenza una doppietta di Adorante e un gol di Erradi consentono alla Juve Stabia di calare il tris al cospetto di un avversario che solo nel finale prova a riaprire la partita con Volpe. Un successo che per mister Pagliuca consente di difendere “la cosa bella” che il suo fantastico collettivo sta costruendo. «Sono felice per i ragazzi – sottolinea il trainer gialloblù –, ho l’onore di allenare un gruppo splendido dai valori morali devastanti. Prima della gara ci siamo detti che stiamo attraversando un momento speciale, non sappiamo quante volte nella nostra carriera ci ricapiterà di lottare per un obiettivo in un contesto splendido come questo. Non sempre hai a disposizione un gruppo così bello e parlo anche dei collaboratori speciali che sono nel mio staff. Dobbiamo lottare per difendere il nostro puzzle che sino ad oggi abbiamo montato un pezzettino ciascuno, compreso chi è andato via come Bentivegna e Maselli. Sono dispiaciuto per la loro partenza, Sergio è andato via con le lacrime agli occhi. Sul campo sicuramente ci sono squadre più forti che potrebbero fare un campionato anche superiore al nostro, noi siamo orgogliosi di quello che stiamo facendo e del lavoro della nostra società. Più volte ci siamo detti che speriamo che ognuno faccia il suo grande percorso, per descrivere il clima che si respira nello spogliatoio mi piace pensare a mio figlio che quando sta bene con chi gli è intorno dà il massimo. Qui ci alleniamo tutti i giorni con il sorriso pensando a divertirci in campo, ora siamo consapevoli che nel girone di ritorno dovremo cercare di abbinare il divertimento ai maggiori risultati possibili. Questa vittoria rappresenta una risposta importante dopo i 3 pareggi consecutivi, soprattutto perché arrivata contro un ottimo Potenza che mi sarei aspettato nelle prime 5 posizioni per qualità della rosa e valore dell’allenatore». D’obbligo un focus sui singoli, in primis sul bomber Adorante. «Sono contento per Andrea, un buon calciatore dalle grandi qualità morali che ha lasciato la Triestina terza in classifica per sposare il nostro progetto. Questa doppietta gli consentirà di lavorare con serenità ed entusiasmo, consapevole di dover migliorare sia sulla fase di non possesso che sul posizionamento in alcune situazioni. Sapevamo di poter trovare spazio per il cross, esserci riusciti ci ha permesso di esaltare le caratteristiche di un attaccante che siamo felici di avere con noi. Sono contento soprattutto perché i 3 gol sono arrivati su azioni manovrate. Anche Erradi è un elemento di prospettiva che, essendo di proprietà, dobbiamo valorizzare. Leone quest’anno sta maturando maggiormente rispetto a Siena, dove avevamo un gruppo più esperto. Il collettivo è davvero straordinario, umanamente sono dispiaciuto per non aver premiato altri ragazzi facendoli entrare nel finale, confesso che dopo il 2-2 con il Monterosi mi sono lasciato trascinare e non me la sono sentita
di cambiare troppo. Quei 120 secondi ci hanno insegnato tanto soprattutto sul piano della gestione dello stress, potevano rappresentare un duro colpo che abbiamo affrontato ritrovando il morso. Anche con il Giugliano avevamo giocato bene pur non trovando il gol, mi aspettavo una prestazione positiva consapevole del valore della squadra di Marchionni. Dobbiamo vivere con il sorriso consapevoli che la nostra è una squadra sostenibile che ha già raggiunto il primo obiettivo, dietro ci sono club che hanno speso tantissimo e alla fine ne vincerà solo uno. I rumori intorno possono darci ulteriore carica, dovremo difendere il nostro puzzle con grande umiltà. Mi piace sottolineare che stiamo vivendo la cosa bella». Si concentra sul collettivo anche il man of the match Andrea Adorante. «Mi aspettavo una Juve Stabia che avesse voglia di prendersi questi punti dopo i pareggi con Monterosi, Avellino e Giugliano – evidenzia l’attaccante –, grazie ai miei compagni sono arrivati questi 2 gol che sono importanti soprattutto per la squadra. Nell’ultimo anno ho imparato a non pensare a nulla, cercando di essere libero di testa così da sfruttare le opportunità che mi vengono concesse. Sono a piena disponibilità dell’allenatore, do sempre il massimo negli allenamenti con l’obiettivo di segnare come penso sia normale per qualsiasi attaccante. Questa vittoria ci ha permesso di dare una risposta a tutte le voci che ci circondano, il nostro imperativo deve essere pensare solo a noi e non alle altre squadre. La nostra forza deve essere questa, il cammino è lungo e dobbiamo guardare avanti». Sul percorso si concentra anche Alberto Gerbo. «Dobbiamo pensare solo a giocare e a divertirci – spiega il centrocampista –, solo allenandoci con il sorriso seguendo il mister potremo continuare a migliorare. Non è pretattica, quando ci si diverte tutto riesce meglio nel calcio come nella vita. Dovremo continuare a giocare divertendoci sia quando siamo in possesso della palla che quando dobbiamo riconquistarla, questo gruppo sta bene assieme e sa che è questo il diktat da seguire. Non capita tutti gli anni di trovare un collettivo così coeso, siamo davvero felici. Personalmente, dopo aver vinto 3 campionati, analizzo tutto in maniera oggettiva dato che conosco determinate dinamiche. Sicuramente il pareggio con il Monterosi è stato rocambolesco, ma è altrettanto vero che in altre occasioni sia stata determinante una parata di Thiam al novantesimo. Il nostro è un percorso alla fine del quale gli episodi si livellano. Il campionato è ancora lungo, il segreto deve essere giocare cercando sempre di proporre in partita ciò che proviamo in settimana. Quando riusciamo a palleggiare e a trovare l’uomo libero riusciamo ad imporci sull’avversario, quando non abbiamo il coraggio di smarcarci perdiamo qualcosina e ciò non deve accadere. Concordo con mister Pagliuca, per noi questo momento è la cosa bella». La Juve Stabia vuole continuare a sognare.