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Orban incassa le lodi di Trump e l'esenzione di un anno dalle sanzioni sul petrolio russo

Il presidente Usa: 'L'Ue rispetti l'Ungheria. Un incontro con Putin? C'è sempre una possibilità. Vorrei fosse a Budapest'

di Ansa


Gli Stati Uniti hanno concesso all'Ungheria un'esenzione di un anno dalle sanzioni sul petrolio russo. Lo riferisce la Casa Bianca. La dichiarazione è arrivata da funzionario dell'amministrazione Usa dopo i colloqui tra il presidente americano Donald Trump e il primo ministro ungherese Viktor Orban. Nel frattempo, Budapest si è impegnata ad acquistare gas naturale liquefatto Usa per un valore di circa 600 milioni di dollari, ha aggiunto il funzionario americano. 

Viktor Orban può essere soddisfatto della sua prima visita alla Casa Bianca dalla rielezione di Donald Trump. Il premier ungherese non ha solo incassato l'endorsement del presidente americano, che ha esortato l'Europa a "rispettarlo di più", ma soprattutto ha ottenuto un'apertura verso l'esenzione dalle sanzioni sul petrolio russo. E ha visto confermata la sua aspirazione di mediatore nella guerra in Ucraina: "Se ci fosse un incontro con Putin, vorrei si tenesse a Budapest", ha detto il tycoon.

"Sto valutando la questione", ha dichiarato The Donald ammettendo di essere consapevole che per Budapest le sanzioni contro Mosca potrebbero essere più dannose che per altri Paesi.

"E' molto difficile per Orban ottenere petrolio e gas da altre aree. Come sapete, non hanno il vantaggio di avere il mare", ha sottolineato il tycoon. Secondo Bloomberg, la compagnia di raffinazione petrolifera ungherese, la Mol Nyrt., avrebbe trovato un'alternativa con un oleodotto dalla Croazia. Ma nel suo incontro con Trump il premier ungherese ha mantenuto il punto. "Gli spiegherò quali sarebbero le conseguenze per il nostro popolo e per la nostra economia se non ottenessimo petrolio e gas dalla Russia", aveva detto prima di varcare l'ingresso della Casa Bianca. Trump ha già rimosso alcune delle sanzioni imposte dall'amministrazione di Joe Biden all'Ungheria ma ne restano altre tra cui la sospensione del trattato fiscale tra i due Paesi. Tuttavia, sono quelle annunciate da Washington il mese scorso nel tentativo di fare pressione su Putin e mettere fine al conflitto che preoccupano di più il premier magiaro. L'Ungheria importa l'86% del suo petrolio dalla Russia, una quantità che è aumentata da quando Mosca ha lanciato la sua invasione dell'Ucraina nel 2022, secondo il gruppo l

'Atlantic Council.

Sulla questione è intervenuto anche Volodymyr Zelensky. L'Ucraina "non può permettere" alla Russia di trarre profitto dalla vendita di petrolio all'Ungheria", ha detto il presidente ucraino citato da Ukrainska Pravda. "Non permetteremo ai russi di vendere petrolio lì. È una questione di tempo. È una questione di posizione", ha sottolineato.

Quanto all'altro grande tema del bilaterale, il vertice con Vladimir Putin, i due leader hanno lasciato la porta aperta ma senza sbilanciarsi. Orban ha accennato ad una "serie di proposte" che avrebbe presentato in privato al presidente americano. L'inquilino della Casa Bianca ha detto che "c'è sempre una possibilità" che avvenga e, nel caso, che gli piacerebbe si svolgesse a "Budapest". "Non ci incontriamo perchè lui non smette" di combattere, ha detto Trump riferendosi allo zar.

Nonostante il premier ungherese abbia puntualizzato di "non essere venuto a Washington per chiedere a Trump di risolvergli i problemi con l'Ue", il commander-in-chief gli ha offerto il suo sostegno esortando i leader dell'Unione Europea a mostrare più rispetto per il leader di destra. "Ha avuto ragione sull'immigrazione. Guardate, invece, cosa è successo in Europa. La stanno inondando", ha dichiarato il presidente americano. "Se andate in alcuni Paesi, ora sono irriconoscibili a causa di ciò che hanno fatto. E l'Ungheria è molto riconoscibile", ha incalzato. Orban, naturalmente, ha difeso la sua posizione e ha attaccato duramente le sanzioni finanziarie imposte da Bruxelles all'Ungheria per aver sfidato l'Unione sull'immigrazione.

"Questo è il mondo assurdo in cui viviamo ora in Europa", ha detto. "Siamo l'unico governo in Europa che si considera cristiano. Tutti gli altri sono fondamentalmente governi liberali di sinistra", ha aggiunto.

Ma il premier ungherese non ha bisogno di Trump solo su sanzioni e rapporti con l'Europa. secondo fonti interne, la priorità di Orban è convincere Trump a visitare l'Ungheria prima delle elezioni di aprile. Una visita del presidente americano rafforzerebbe il suo ruolo di statista e darebbe energia alla sua base conservatrice, un po' come è accaduto a Javier Milei in Argentina. 


sabato 8 novembre 2025 - 10:26 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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