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Napoli - Sam Beukema: «Napoli era destino»

«Essere qui è un onore. Voglio portare in campo la mia esperienza, e crescere insieme a questo gruppo di campioni»

di Giovanni Minieri


   Foto: Ssc Napoli

Arrivare nel Napoli campione d’Italia in carica non è una cosa da poco. C’è entusiasmo, voglia di mettersi in gioco e la consapevolezza di entrare in uno spogliatoio carico di talento e ambizione. Sam Beukema, nuovo difensore azzurro, si racconta così, tra sogni di Champions, Nazionale e un legame già forte con i nuovi compagni.

Orgoglio e motivazioni

“Farò di tutto per dare il massimo. L’anno scorso il Napoli ha fatto qualcosa di straordinario e per me è un orgoglio far parte di questo gruppo di campioni. Ci aspettano tante partite importanti e voglio farmi trovare sempre pronto. Ho esperienza anche in Champions e spero di portarla in campo: qui abbiamo giocatori fortissimi, possiamo davvero fare bene."

Un’eredità importante

“Indossare questa maglia dopo un connazionale come Krol è speciale. Non lo conoscevo bene prima di arrivare, ma la mia famiglia mi ha raccontato quanto fosse stato importante per il Napoli e per la nazionale. Giocare dove ha giocato lui è un vero onore."

Un gruppo unito

“Il gruppo è bellissimo. Alcuni ragazzi li conoscevo già, come Gilmour, che avevo incontrato in vacanza. Mi sono sentito subito accolto, c’è un’atmosfera positiva nello spogliatoio. Non vedo l’ora di affrontare insieme le sfide che ci aspettano.»

Un sogno chiamato Nazionale

“Tornare in nazionale è uno dei miei obiettivi personali, una delle ragioni per cui ho scelto Napoli. Qui c’è la Champions, si lotta per lo Scudetto: è la piazza giusta per dimostrare di meritarmi la convocazione. È un sogno che spero di realizzare."

Lavoro duro e mentalità

“Il calcio di Italiano lo conosco bene: uomo su uomo, intensità altissima. Con Conte abbiamo iniziato subito forte, lavoriamo sodo e questo farà la differenza, come si è visto anche l’anno scorso. Mi piace allenarmi al massimo, anche se a volte la stanchezza si fa sentire! Con Ndoye, uno dei miei migliori amici, e Ferguson mi sento quasi ogni giorno, ci teniamo aggiornati dopo gli allenamenti."

La forza del Napoli

“Non mi ha sorpreso la vittoria dello Scudetto. Alla seconda giornata, quando lo affrontammo a e perdemmo 3-0, capii subito quanto fosse forte questa squadra. Mi colpì la disciplina e la determinazione che mettevano ogni settimana."


I modelli da seguire

“Tra i difensori che ammiro oggi c’è Van Dijk: moderno, completo, un ver

o esempio. Ma anche qui a Napoli ci sono difensori di altissimo livello. Non vedo l’ora di scendere in campo con loro."

Un attacco di qualità

“L’anno scorso ho giocato contro molti di questi compagni: penso a Lucca contro l’Udinese o Lukaku affrontando il Napoli. Sono forti fisicamente, ma anche sugli esterni abbiamo tantissima qualità. L’obiettivo è segnare tanto, tutti insieme."

Dal centrocampo alla difesa

“Ho iniziato come trequartista, poi crescendo sono arretrato: prima regista, poi difensore. Giocare in mezzo al campo mi ha aiutato tantissimo a leggere meglio il gioco."

Dialogo e tattica

“Col mister ho già parlato parecchio, soprattutto di tattica. Ora ho capito bene cosa si aspetta da me e non vedo l’ora di mettere tutto in pratica."

Aggressività e lettura

“Giocare uomo su uomo è rischioso, ma se lo fai bene diventa più sicuro. In Serie A ho preso un solo cartellino giallo perché mi piace anticipare e difendere in avanti senza commettere falli inutili."

Pressing e strategia

“L’anno scorso pressavo anche il portiere, se non ricordo male contro la Lazio. Prima della partita con l’Arezzo abbiamo deciso col mister di essere aggressivi, uomo su uomo, ma sappiamo anche quando aspettare e colpire al momento giusto."

Napoli, scelta facile

“Quando mi hanno chiamato, non ho avuto dubbi. Se i campioni d’Italia ti chiamano, non ci pensi due volte. Questa è una società con una storia immensa e una tifoseria passionale, è esattamente ciò che cercavo."

Miglioramenti e stile di gioco

“In Italia sono migliorato tanto nei duelli uno contro uno: in Olanda non si difende con questa intensità. Spero di portare la mia esperienza in Champions e la mia capacità di costruire l’azione da dietro, che è uno dei miei punti di forza."

Gioco diretto o paziente?

“Mi piace sia giocare lungo quando c’è spazio, sia costruire con pazienza se l’avversario si chiude. Bisogna saper fare entrambe le cose."

Un’amicizia che va oltre il calcio

“Con Ndoye parlo di tutto: vita, calcio, di tutto un po’. Non parliamo nello specifico del Napoli. Se mi piacerebbe giocare di nuovo con lui? Certo, mi piacerebbe avere sempre accanto i miei amici, ma ognuno fa le proprie scelte: spero che realizzi tutto ciò che desidera."



venerdì 25 luglio 2025 - 22:44 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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