«Le analisi dell’Arpac e la conseguente ordinanza di divieto di balneazione a Seiano è come dire "lo avevo detto" - dichiara la consigliera Flora Beneduce che non ha mai smesso di sollevare il problema dell’inquinamento marino in costiera -. A metà luglio, ho allertato sulla presenza di chiazze a mare, risultato: la capitaneria di Castellammare mi ha accusato di inutili allarmismi e rischio di danno agli operatori - continua la Beneduce - come se un mare, continuamente violato da scarichi illeciti non poteva assolutamente presentare delle criticità. In un momento di crisi così delicato non possiamo fermare la Penisola Sorrentina, l&rs
quo;Assessorato all’Ambiente deve affrontare la questione inquinamento marino-costiero lavorando con urgenza ad un piano straordinario di interventi coordinati tra gli organi di controllo e i Comuni. Prevenzione e controllo sono gli strumenti per difendere il mare e l’ambiente - conclude la Beneduce - insieme ad un cambio di passo che stigmatizzi atti e comportamenti distruttivi a qualsiasi titolo messi in atto. Il territorio deve essere presidiato con serietà e gli illeciti fermati nei tempi dovuti, non è possibile non sapere chi scarica senza le autorizzazioni dovute e correre ai ripari solo quando l’attenzione sui problemi è alta».