La Juve Stabia lavora intensamente sul campo per farsi trovare pronta all’esordio stagionale, in programma domani sera alle ore 20:30 allo stadio “Via del Mare” di Lecce. Il match contro i salentini, attualmente in Serie A, è valido per i trentaduesimi di finale della Coppa Italia Frecciarossa e rappresenta un test importante per valutare lo stato di crescita della squadra dopo le amichevoli estive contro avversari di categoria inferiore.
In conferenza stampa, mister Ignazio Abate ha trasmesso fiducia e realismo:
«È una vigilia bella. Veniamo da un mese di ritiro in cui abbiamo lavorato a testa bassa, con carichi importanti. In questa settimana abbiamo scaricato un po’ in vista dell’inizio ufficiale della stagione. È una gara vera, che porta con sé la giusta tensione. Sappiamo che sarà difficile, contro un avversario di un’altra categoria, ma il calcio non è mai scontato. Ho un gruppo giovane, non sazio, e domani venderà cara la pelle.»
Il tecnico gialloblù si sofferma sulle insidie del match, ma anche sulle opportunità:
«La difficoltà della gara è evidente. Affrontiamo una squadra con un mix di giovani ed esperti e guidata da un allenatore molto preparato. Giocheremo in uno stadio pieno, ma dobbiamo viverla come una tappa di crescita. Voglio vedere una squadra capace di reagire alle difficoltà, con carattere, sia nella sofferenza che nella proposta di gioco. Non andremo lì solo per difenderci: dobbiamo preservare la nostra identità.»
Sulle strategie tattiche:
«Non prometto che giocheremo a viso aperto. Ci sarà da soffrire. Non possiamo partire pensando solo a difendere un risultato, ma con la convinzione di voler vincere. Vogliamo passare il turno. Sarà fondamentale la gestione del possesso palla e la fase difensiva. Dobbiamo saper alternare: mordere e non far respirare l’avversario, ma anche rispettarne la forza.»
Il discorso si sposta poi sul campionat
o alle porte:
«È il torneo più equilibrato e imprevedibile d’Europa. Ogni anno cambia circa il 35% delle squadre. Puoi passare dai play-out ai play-off in poche settimane. Non so ancora quale sarà il nostro abito tattico definitivo: sono cresciuto con la difesa a quattro, ma possiamo difendere anche a cinque. L’importante è lavorare sui principi. Il mercato? Non siamo ancora completi. Non so se definirci un cantiere aperto, ma servono altri tasselli. Quando avremo la rosa definitiva, capiremo meglio come vestirci.»
Sul reparto offensivo e le dinamiche di mercato:
«L’attaccante arriverà per completare il reparto con Candellone e Burnete. C’è sintonia con il direttore sportivo, ma il mercato non lo faccio io. Serve pazienza, senza farsi distrarre. Nella mia testa non esistono alibi: quelli che ho a disposizione sono pronti per fare una grande partita e provare a superare il turno.»
Abate si sofferma anche sul rapporto con la piazza stabiese:
«Ho percepito il calore di questa città. Le piazze del Sud trasmettono entusiasmo e spinta, ma dobbiamo mantenere equilibrio. L’obiettivo è la salvezza, da conquistare con le unghie e con i denti. Poi, i campionati possono prendere risvolti diversi, ma bisogna essere pronti a soffrire. Servono basi solide e tempo per costruire qualcosa di duraturo. Questa è una società ambiziosa, che vuole mantenere la categoria e provare a fare qualcosa di straordinario nel futuro.»
Infine, aggiornamenti sulla condizione fisica del gruppo:
«I ragazzi si sono allenati tutti bene. Qualcuno, però, ha qualche acciacco: Varnier si è allenato oggi per la prima volta con il gruppo; Pierobon ha un’infiammazione e si allena a giorni alterni; Buglio è nelle stesse condizioni. Ma l’impegno non manca, e questo è un segnale importante. Cacciamani? Giovane, con buona gamba. È già a nostra disposizione e sono sicuro che ci darà soddisfazioni.»