La Juve Stabia chiude con un successo un 2025 per lei leggendario. Un gol di Maistro nel primo tempo piega la resistenza di un Sudtirol cui va riconosciuto il merito di essere rimasto in partita fino alla fine. Una prestazione maiuscola da parte delle vespe, frutto del giusto mix tra qualità e sostanza, elogiata da mister Ignazio Abate. «Da parte del sottoscritto sono doverosi i complimenti nei confronti dei miei ragazzi – sottolinea il trainer –, non era per nulla scontato trovarsi a questo punto del campionato con 10 punti di vantaggio sulla quintultima posizione. Questa è la vittoria del gruppo, in tanti si sono sacrificati per rispondere presente. Tante notizie facciamo si che non trapelino, basti pensare che Correia ha giocato con un’infiltrazione, Confente fino a venerdì aveva la febbre alta e Carissoni ha dovuto stringere i denti. Sono davvero felice per la dirigenza, per il ds Lovisa che ha puntato su di me e per questo gruppo, riconfermarsi non è mai semplice per nessuno. Sia ben chiaro che non siamo uomini da imprese, siamo gente di campo che si allena ogni giorno per migliorarsi e superare i propri limiti. Io ed il mio staff ci impegniamo per consentire ad ogni calciatore di esprimersi al massimo, siamo davvero felici delle risposte avute anche perché in più di qualche occasione abbiamo dovuto fare di necessità virtù. Siamo lavoratori alimentati da spirito di sacrificio ed ambizione, fattori che non devono mancarci mai. Questo è un collettivo rimasto in piedi superando fulmini e tempeste, a tal proposito colgo l’occasione per ringraziare pubblicamente gli amministratori giudiziari Ferrara e Scarpa per essere entrati in punta di piedi rispettando i nostri equilibri. Sono davvero uomini eccezionali». Il successo con il Sudtirol è giunto al termine di una lunga battaglia. «Abbiamo giocato un bel primo tempo riuscendo a trovare il gol del vantaggio, nella ripresa abbiamo disputato 20 minuti di buon livello in cui avremmo potuto raddoppiare. Negli ultimi 25, complice la stanchezza e le condizioni non perfette di qualcuno, è subentrata un po’ di sofferenza che abbiamo contrastato difendendo con ordine concedendo solo tiri da fuori e cross dalle corsie laterali. Sapendo che il Sudtirol verticalizza molto, ho voluto il 3 contro 2 in fase di non possesso e ciò fa si che si conceda qualcosa all’avversario in termini di palleggio. Tutti hanno disputato una buona partita, da Ruggero che non giocava da due match ai subentrati Baldi e Duca. Candellone poi è stato straordinario, ha corso ininterrottamente per 90 e più minuti sacrificandosi per la squadra. Sono contento anche per il gol di Maistro, sa benissimo che per me ha tutte le carte in regola per diventare un leader carismatico oltre che tecnico. Per talento non ha nulla a che fare con questa categoria, per uscirne deve superare gli altri limiti che evidentemente fino ad oggi lo hanno frenato. Il suo obiettivo, come di tutta la squadra, deve essere limitare le proprie imperfezioni amplificando le proprie qualità. Ringraziamo la tifoseria per il supporto ininterrotto, siamo convinti di avere nelle corde la possibilità di gremire ancor di più il Menti». La classifica non deve lasciare andare a voli pindarici, l’obiettivo primario resta immutato
. «Non dobbiamo cadere in tranelli di sorta – dichiara Abate –, il nostro obiettivo vitale è conquistare i 46 punti utili per ottenere la salvezza. Dietro abbiamo diversi club blasonati come Bari, Empoli e Sampdoria che a gennaio faranno un mercato importante, ci attenderà un campionato completamente diverso. L’esperienza mi insegna che possono esserci cali fisici o mentali in cui solo il cuore e la forza del gruppo ti tengono in piedi, bisogna restare con i piedi per terra. Non dobbiamo farci annebbiare dai risultati, a volte tra la zona playoff e playout ci sono appena 6 o 7 punti di differenza che si riducono a 2 o 3 partite. Dobbiamo restare concentrati, alla ripresa ci sarà un altro scontro salvezza con il Pescara. Puntiamo a restare fuori dalle sabbie mobili, poi è chiaro che i tifosi vogliano vivere di sogni e ambizioni. D’altronde sono ciò che alimentano la passione. Come squadra vogliamo continuare a migliorarci partendo dal ruolino di marcia in trasferta, poi se la crescita sarà continua e costante vedremo dove ci porterà. Garantisco alla città che, qualora dovessimo conquistare in anticipo la salvezza, nessuno mollerà un centimetro. Ora godiamoci questa vittoria, ci aiuterà a goderci la sosta ritornando con energie ancora più positive». Felice è anche Fabio Maistro, decisivo con il gol partita. «C’è tanto del lavoro del mister nei nostri risultati – ammette il jolly offensivo gialloblù –, prepariamo sempre al massimo ogni match. Le vittorie poi portano entusiasmo, ci consentono di concentrarci solo su di noi e sulla gara successiva senza badare ai risultati altrui. In questo momento non sono preoccupato dal rinnovo, sono consapevole di star facendo bene. La decisione spetterà al ds Lovisa, io posso solo dire che qui mi trovo davvero bene. L’anno scorso il mio percorso è stato condizionato dalla rottura della costola contro il Cittadella, quando sono rientrato la squadra aveva trovato una sua linea ed è stato complicato inserirsi. Con Abate il contesto è stato subito diverso, mi ha dimostrato la sua fiducia fin dall’inizio. Questo è un fattore importante per un calciatore come me, so che posso riprovare una giocata dopo un errore senza essere penalizzato. Nell’ultimo mese mi ha martellato nel senso positivo del termine, mi ha ribadito che posso fare la differenza sia con gli assist che con i gol. Durante l’esultanza sono corso ad abbracciarlo per questo. Vedremo cosa accadrà nelle prossime settimane, per caratteristiche posso giocare anche dietro le due punte avendo tra l’altro anche maggiore possibilità di scelta per il passaggio. Sul piano personale spero che il 2026 possa regalarmi un’annata ancora migliore di quella appena conclusa, ho trovato continuità e quella fiducia necessaria per tentare la giocata. Sono davvero felice». La conferenza stampa è stata anche l’occasione per un brindisi di fine anno a cui hanno partecipato anche gli amministratori Ferrara e Scarpa, il direttore generale Elefante ed il presidente del cda Polcino, il quale ha lanciato un messaggio importante. «La presenza con noi dei due amministratori evidenzia una volta di più che la Juve Stabia è sinonimo di legalità. Buon anno a tutti». La Juve Stabia ora si godrà il meritato riposo.