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Juve Stabia - Le Vespe travolgono il Gladiator 7-0 nel primo test al Menti. Abate: «Dobbiamo diventare temibili in casa»

Esordio per De Pieri e buone sensazioni per il tecnico gialloblù: «Squadra applicata, serve tempo per crescere ma il gruppo è sano.»

di Davide Soccavo


Termina con un netto 7-0 l’allenamento congiunto tra Juve Stabia e Gladiator, formazione che prenderà parte al prossimo campionato di Eccellenza Campana. La gara, disputata questa mattina a porte chiuse sul terreno del Romeo Menti, ha segnato il ritorno in campo delle Vespe dopo la fine del ritiro a Castel di Sangro, concluso il 24 luglio. I gialloblù hanno giocato due tempi da 35 minuti ciascuno, coinvolgendo tutti gli elementi a disposizione per proseguire la preparazione atletica.

In evidenza l’esordio del nuovo arrivato De Pieri, centrocampista reduce da una lunga pausa e alla sua prima esperienza lontano da casa.

A fine gara, il tecnico Ignazio Abate ha commentato con soddisfazione la prestazione: «È bello tornare a giocare a casa. La squadra arriva da dieci giorni di carichi di lavoro intensi, oggi era il primo test prima di due o tre giorni di riposo. Sono soddisfatto dell’attitudine dei ragazzi: è un gruppo applicato, già avanti sul piano del gioco. Dobbiamo però crescere tanto nella fase difensiva.»

Riguardo al nuovo innesto,

Abate ha spiegato: «De Pieri ha grandi qualità tecniche. Arrivava da 15-20 giorni di vacanza, gli serve ancora un po’ di benzina nelle gambe, ma si inserirà presto. È la sua prima esperienza fuori casa, ma il gruppo è sano e lo aiuterà a rompere il ghiaccio. Sono sicuro che ci darà soddisfazioni.»

Il mister ha poi aggiunto un passaggio chiave sulla filosofia di gioco e sulle prospettive: «Se si vuole avere il coraggio di gestire il pallone e fare la partita, bisogna avere ordine, sia in fase offensiva che difensiva. I ritmi saranno più alti e le pressioni più forti, quindi l’equilibrio sarà fondamentale.»

«Non vediamo l’ora di giocare davanti al nostro pubblico – ha concluso –. Ne abbiamo bisogno. Stiamo costruendo un gruppo nuovo: arriveranno altri dieci giocatori. Dobbiamo creare quel senso di appartenenza che ti fa restare a galla nei momenti difficili. Giocare al Menti dovrà diventare complicato per tutti, sia per la qualità del gioco che per la nostra rabbia agonistica.»


venerdì 25 luglio 2025 - 16:59 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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