Cresce l’attesa per il derby in programma sabato 18 ottobre allo stadio Romeo Menti. La Juve Stabia si prepara ad accogliere l’Avellino, neopromosso e reduce dallo 0-0 casalingo contro il Mantova. Una sfida che affonda le sue radici in numerosi precedenti carichi di significato, in cui “lupi” e “vespe” si sono contesi l’onore e la supremazia campana.
L’ultimo incrocio in Serie B tra le due squadre risale alla stagione 2013/14, annata amara per la Juve Stabia, conclusasi con l’ultimo posto in classifica e la conseguente retrocessione. Ma quel derby, terminato 2-2, fu una delle poche pagine da ricordare per i tifosi gialloblù: un match all’insegna del cuore e dell’orgoglio, sublimato da una doppietta di Fabio Caserta, capitano e anima della squadra.
Quella partita fu anche la sfida degli ex. Sulla panchina dell’Avellino sedeva Massimo Rastelli, ex allenatore e giocatore della Juve Stabia, mentre tra i pali c’era Seculin e in difesa Fabbro. In attacco spiccava Luigi Castaldo, autore del momentaneo 1-1, protagonista indiscusso di tante sfide accese tra le due compagini e figura iconica del calcio campano.
Al suo fianco, in quell’occasione, c’era un altro volto noto ai tifosi stabiesi: Raffaele Biancolino. Il &
ldquo;Pitone” ha vestito la maglia della Juve Stabia nel campionato di Prima Divisione 2008/09 insieme a Rastelli, chiudendo la stagione con 20 presenze e 7 gol. Nonostante il suo contributo, le Vespe retrocessero in Seconda Divisione dopo la sfortunata sfida play-out contro il Lanciano.
Biancolino oggi è alla guida tecnica dell’Avellino. Da idolo degli irpini a calciatore e ora allenatore, ha conquistato nuovamente la promozione lo scorso anno, riportando i lupi in Serie B. Un’impresa già realizzata da giocatore, e ora replicata sotto altre vesti.
Il derby del 2014 si chiuse con un tributo speciale da parte dei tifosi stabiesi. Al termine della gara, la Curva Sud intonò un coro che è rimasto nella memoria collettiva: “Vogliamo solo Caserta”. Applausi e commozione per il capitano, che, amareggiato per la retrocessione, appese gli scarpini al chiodo per iniziare il suo percorso da allenatore. In cinque anni, ha poi riportato la Juve Stabia in Serie B, scrivendo un’altra pagina indelebile della storia gialloblù.
Quello di sabato sarà quindi un derby ricco di emozioni, nostalgia e significati. Una sfida che promette spettacolo, tra due squadre decise a giocarsela fino all’ultimo per portare a casa tre punti pesantissimi.