Mentre la Juve Stabia prepara la difficile trasferta di Genova contro la Sampdoria, mister Ignazio Abate si è raccontato ai microfoni del Corriere dello Sport. Un avversario dal passato glorioso e dal presente amaro: la Doria, che dovrà fare i conti con diverse assenze, vuole riemergere dalla zona calda della classifica.
«È vero che in casa siamo fastidiosi, ma dobbiamo migliorare in trasferta» ha spiegato l’allenatore gialloblù. «I ragazzi sanno che c’è un percorso da fare».
Finora la trasferta ligure ha sorriso alle Vespe: un pareggio e una vittoria, rispettivamente contro Virtus Entella e Spezia. Ed è proprio dalla sfida contro i bianconeri
, risalente al 20 settembre, che manca il successo lontano dal Menti.
Questo, però, non cambia i piani tattici del mister: rigidità e duttilità restano le parole chiave dei suoi schemi. «Non sono un integralista, ma saper riconoscere le fasi di gioco è importante – spiega –. Nel calcio di oggi bisogna saper giocare in modo relazionale, non solo posizionale, senza mai rinunciare al coraggio».
Il tecnico rimane con i piedi per terra e ribadisce l’obiettivo primario della Juve Stabia: «La salvezza». E aggiunge: «Dobbiamo arrivare quanto prima a 46 punti, perché questo torneo è pieno di difficoltà e non dobbiamo farci illusioni».