Cronaca

Il Vesuvio in fiamme, fronte di fuoco lungo due chilometri

Dieci velivoli tra flotta nazionale e Regione. Comitato in Prefettura, filiera dei Coc attiva. Musumeci firma la mobilitazione straordinaria, indagini sulle cause.

di Alessio Esposito


Coordinamento in Prefettura, linee chiare, tempi stretti. Il prefetto di Napoli Michele di Bari ha riunito in mattinata il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica e coordina la macchina dei soccorsi mentre il fronte del fuoco corre per circa due chilometri sul Vesuvio. In azione dieci mezzi aerei - sei della flotta nazionale e quattro regionali - insieme a vigili del fuoco, carabinieri forestali, protezione civile nazionale e regionale, Sma Campania e polizia metropolitana. Lo scambio di informazioni con i Centri operativi comunali di quattro comuni vesuviani è costante. Sul territorio, gli uomini dell’Esercito affiancano le polizie locali per la viabilità e la vigilanza delle vasche di accumulo da cui i velivoli si riforniscono per i lanci.

Sul piano politico-operativo è arrivata la stretta del Governo. «Ho appena firmato il decreto per disporre, a supporto della Regione Campania, lo stato di mobilitazione straordinaria del servizio nazionale di Protezione civile».
Così il ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci. «Il provvedimento - aggiunge - concordato con la Regione, si è reso necessario dopo il vasto incend

io che sta interessando il Parco nazionale del Vesuvio».

Dal territorio la voce dei sindaci. Gioacchino Madonna, primo cittadino di Massa di Somma e presidente della Comunità dei sindaci del Parco nazionale del Vesuvio, è netto: «Le origini dolose o l'imperizia di qualcuno sono sicuramente al primo posto nelle ipotesi sulle cause. Poi le autorità giudiziarie dovranno accertare eventuali responsabilità, anche attraverso il sistema di videosorveglianza attivo nel Parco». Il messaggio è doppio: «Speriamo solo che l'incendio si possa domare nel più breve tempo possibile, le immagini che vediamo lasciano presagire un disastro anche in tema di biodiversità. Tutta la macchina istituzionale si è attivata in maniera importante».

Il quadro resta critico. La priorità è tenere la linea di contenimento, proteggere i centri abitati e mettere in sicurezza le aree sensibili, mentre si consolida la cornice investigativa sulle cause. La mobilitazione straordinaria porta uomini e mezzi; a fare la differenza, nelle prossime ore, saranno coordinamento, tempestività e rispetto della catena di comando.


sabato 9 agosto 2025 - 21:15 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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