Cronaca

Gragnano - Pugnalato all'addome, il papà: «Grazie a tutti per l'affetto. Cose del genere non dovrebbero accadere»

Patriarca (FI): «contro la violenza sostenere associazionismo sano».

di sr


Un forte affetto sta in queste ore stringendosi intorno alla famiglia del 15enne accoltellato a Gragnano da una banda di coetanei ormai individuati dalle forze dell’ordine. Un affetto che vede protagonisti i cittadini, ma anche il sindaco di Gragnano ed i carabinieri. A testimoniarlo è il papà del 15enne che sui social ha voluto così esprimere il suo ringraziamento. «Volevo ringraziare tutti gli amici che in questo brutto momento sono vicini con il loro cuore alla mia famiglia. Un ringraziamento speciale è dedicato all’egregio Signor Sindaco Cimmino il quale quotidianamente si interessa sulla salute di mio figlio. Inoltre ci tengo a ringraziare l’arma dei Carabinieri di Castellammare e Gragnano i quali hanno avuto , oltre che un atteggiamento serio e professionale , anche amorevole ed affettuoso. Spero che quanto accaduto al mio angelo possa essere da esempio ma anche da sprono a questa società . Cose del genere non dovrebbero accadere ed ho fede nella giustizia».

Giovanni, lo ricordiamo, è stato raggiunto da una pugnalata all’addome sferrata da alcuni suoi coetanei mentre si trovava in zona ‘Rosario’ a Gragnano nel pomeriggio del 3 maggio scorso. Un episodio sul quale hanno subito iniziato ad indagare i carabinieri e che hanno ormai stretto il cerchio intorno alla gang che lo ha aggredito.

«Di fronte alle continue aggressioni, molte della quali armate, che vedono protagonisti e vittime dei giovani, le istituzioni hanno il dovere di intervenire, partendo da una seria e profonda riflessione sui motivi che portano i ragazzi dei nostri territori a innescare una tale escalation di violenza». È quanto afferma Annarita Patriarca, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale. «Nelle scorse ore - ha continuato l’esponente del partito d

i Silvio Berlusconi - abbiamo assistito al ferimento di un 15enne a Gragnano; il minore sarebbe stato sorpreso alle spalle da un gruppo formato da sei coetanei, immobilizzato e accoltellato all’altezza di un polmone, come vendetta di un presunto torto subìto». «Domenica scorsa, a Torre Annunziata, a finire nel mirino era stato un 17enne, che si trovava in strada in un luogo frequentato da tantissimi ragazzi, ed è stato raggiunto da un colpo di arma da fuoco alla gamba. Mentre nemmeno un anno fa, sempre a Gragnano, un altro 15enne ha perso la vita, vittima di una spedizione punitiva». «Siamo davanti a un fenomeno preoccupante e insostenibile, ed il rischio è che la situazione possa farsi ancora più problematica, tenendo conto pure del periodo difficile della pandemia, che mina la stabilità emotiva e i rapporti sociali». «L’attività di controllo da parte delle forze dell’ordine, a cui va il nostro ringraziamento per l’impegno profuso, è necessaria ma da sola non basta a evitare che si registrino episodi come quelli che hanno interessato, di recente, l’area stabiese e quella vesuviana. È necessario ripartire dalla cultura del dialogo e della legalità, del rigetto dei miti sbagliati, e del sostegno ai soggetti più fragili, che possono più facilmente farsi irretire da logiche criminali che portano solamente alla violenza, e diventare un pericolo per loro stessi e per gli altri. È il momento di agire, è in gioco il futuro delle nuove generazioni. Bisogna tornare a mettere al centro della vita dei giovani i luoghi di aggregazione in cui crescere e confrontarsi, dando sostegno e appoggio a forme di associazionismo sano orientate a togliere dalla strada, e dalle sue insidie, i nostri ragazzi», ha concluso Annarita Patriarca.

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Gragnano - Lite tra adolescenti finisce nel sangue. 15enne accoltellato


mercoledì 5 maggio 2021 - 10:57 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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