Cronaca

Gragnano - Estorsioni, altri 7 anni di carcere per il boss Luigi Di Martino

I legali del boss però fanno sapere che ricorreranno in Cassazione per tentare di ottenere una riduzione della condanna.

di genesp


Estorsione ai danni di un imprenditore di Gragnano, nuova condanna a 7 anni per il boss Luigi Di Martino. Il ras del clan Cesarano ha incassato un nuovo colpo dalla giustizia dopo il verdetto dei giudici della Corte d’Appello che hanno ridotto di due anni la pena iniziale. I legali del boss però fanno sapere che ricorreranno in Cassazione per tentare di ottenere una riduzione della condanna.

I fatti contestati a o’ profeta risalgono a qualche anno fa quando lasciò il carcere nel quale era rinchiuso. Tornato in libertà iniziò nuovamente a gestire gli affari della cosca organizzando soprattutto le estorsioni. E fu proprio per sua volontà che gli emissari del clan

entrarono in un negozio di videogiochi imponendo tassi salatissimi al titolare. Dai 500 euro iniziali, in breve tempo si passò ai 2mila euro tanto che l’uomo decise di denunciare i propri estorsori. Per l’Antimafia a gestire il pizzo era lo stesso Di Martino che di fatto incassa una dura condanna che arriva a pochi giorni di distanza dall’ultima relativa alle estorsioni fra Pompei e Scafati.

O’ Profeta, al momento rinchiuso al 41 bis, è considerato un esponente di spicco della camorra di Castellammare. A confermarlo sono le diverse inchieste giudiziarie che lo vedono protagonista (Olimpo, quella relativa al Mercato dei Fiori e all’omicidio Autori di Pontecagnano).

Castellammare - Estorsione aggravata dal metodo mafioso, 9 anni a Luigi Di Martino o' profeta


martedì 5 novembre 2019 - 11:07 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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