Una facciata ristrutturata e un'altra in pessimo stato. Il nuovo e il vecchio a pochi metri di distanza. Sono necessari i lavori di messa in sicurezza ma, almeno per il momento, non sono ancora partiti con alcuni genitori che hanno puntato il dito contro la direzione scolastica. Ma, in realtà, ad occuparsi dell'Istituto Comprensivo Francesco Di Capua è il Comune di Castellammare che deve mettere a disposizione i fondi per dare il via ai lavori. Per agevolare il tutto, così come è successo per la scuola di Postiglione e per altri Istituti stabiesi, anche la messa in sicurezza della Di Capua è stata inserita all'interno del Piano Triennale delle Opere Pubbliche. L'obiettivo sarà quello di rifare la facciata esterna che preoccupa maggiormente insegnanti e genitori. «Avevamo avviato un percorso con l'amministrazione ed avevamo quasi raggiunto un obiettivo: l'inizio dei lavori. Poi è stata sfiduciata e tutto si è fermato. Nonostante ciò, ho subito protocollato una richiesta al Commissario per intervenire al più presto nella nostra scuola». A dirlo è la preside dell'Istituto Comprensivo Francesco di Capua, Rosa Vitale, che ha provato a spegnere tutte le polemiche scoppiate nei giorni scorsi. «I genitori che hanno delle preoccupazioni possono parlare tranquillamente con me. Sono pronta a rassicurare tutti. E' vero, la facciata esterna è brutta da vedere. Ci sono state delle spicconature per rimuovere
alcuni calcinacci pericolosi ma adesso è sicuro. Speriamo in un intervento celere del Comune perchè la facciata in cattivo stato affaccia sullo scivolo per i disabili. Da mesi chiediamo aiuto al Comune». La Di Capua, inoltre, avrebbe potuto ricevere anche dei fondi europei per la ristrutturazione della scuola ma, a causa di alcuni ritardi dell'Ufficio Tecnico, sono scaduti i termini. Tuttavia, nei casi di maggiore urgenza, il Comune ha sempre risposto presente. Alla fine dello scorso anno, nella sala teatro, i tecnici riuscirono a mettere in sicurezza alcuni calcinacci che erano a rischio crollo rendendo nuovamente agibile la grande aula. «E' vero che la facciata esterna presenta delle difficoltà - spiega la preside - ma all'interno non ci sono problemi. I nostri ragazzi sono al sicuro e sono seguiti da un gruppo di insegnanti che svolgono con amore il proprio lavoro. Abbiamo fatto tanti progetti per loro come quello prima del Natale improntato sulla pace e sul rispetto. Infatti, invitammo a scuola il sacerdote della nostra parrocchia, un imam, un rabbino (le tre grandi religioni monoteiste) mostrando ai ragazzi l'importanza della pace e della tolleranza. La Di Capua lavora bene e ci sono anche tantissimi genitori pronti ad aiutarci per salvare l'onore della scuola. Gettare fango non è giusto anche nei confronti di chi ci mette il cuore nel proprio lavoro. Speriamo che questi interventi arrivino presto così da placare tutte le polemiche».