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Castellammare - Scontro in Comune: l'opposizione accusa Vicinanza: ''Blocca i dirigenti in commissione''

De Filippo, Cimmino, Federico e D'Apice: ''La democrazia non si sospende, la città merita rispetto delle regole''.


A Castellammare di Stabia monta la tensione politica. I consiglieri di opposizione Nicola De Filippo, Antonio Cimmino, Antonio Federico e Pasquale D’Apice puntano il dito contro il sindaco Luigi Vicinanza e la sua Giunta, accusati di aver paralizzato i lavori delle Commissioni consiliari con una disposizione definita «arbitraria e senza precedenti».

«Quanto accaduto nelle ultime ore segna una pagina buia per la vita democratica del Comune di Castellammare di Stabia», affermano i consiglieri. «Il Sindaco Vicinanza e la sua Giunta, in palese violazione del Regolamento comunale che disciplina il funzionamento delle Commissioni consiliari, hanno deciso, in modo autoritario e senza alcuna legittimazione formale, di impedire ai Dirigenti comunali di partecipare alle sedute e alle audizioni delle Commissioni, se non in presenza degli Assessori di riferimento e solo previa loro preventiva informazione».

La decisione, spiegano dall’opposizione, sarebbe stata comunicata «dal Dirigente del Settore Economico-Finanziario e del Patrimonio alla I Commissione consiliare» e «appresa dalla Segretaria Generale». Una scelta che, di fatto, «ha letteralmente paralizzato i lavori della Commissione, impedendo l’audizione del Dirigente atteso per chiarire questioni fondamentali all’ordine del giorno».

Secondo i consiglieri, si tratta di «un atto gravissimo, senza precedenti nella storia democratica della nostra c

ittà». Una mossa che «lede l’autonomia dei Dirigenti comunali - organi tecnici dell’Ente, indipendenti dall’indirizzo politico - e rappresenta un vero e proprio schiaffo ai principi di trasparenza e di controllo che il Consiglio comunale è chiamato a esercitare per mandato dei cittadini».

Non mancano le accuse dirette all’Amministrazione. «Ci chiediamo come possa un’Amministrazione che si è insediata proclamando di voler “cambiare rotta”, di voler costruire una “Casa di Vetro”, giustificare un comportamento tanto opaco e autoritario. Le parole sulla trasparenza e sulla legalità, ancora una volta, si rivelano soltanto slogan buoni per la propaganda».

L’opposizione annuncia battaglia: «Nei prossimi giorni porteremo la questione all’attenzione della Prefettura di Napoli affinché verifichi la legittimità di questa decisione e valuti se essa non configuri una violazione dei principi democratici e costituzionali che regolano il corretto funzionamento degli enti locali».

Infine, l’impegno a chiedere un confronto in aula: «Contestualmente, chiederemo che l’argomento venga discusso in Consiglio comunale, perché la città merita chiarezza e rispetto delle regole. La democrazia non si sospende, e nessun Sindaco può permettersi di trasformare le istituzioni in un terreno di controllo politico sui funzionari».


giovedì 9 ottobre 2025 - 20:59 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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