Questa mattina con un sopralluogo degli assessori Giovanni Romano e Edoardo Cosenza, presso il collettore di Gragnano - foce Sarno si è di fatto riaperto il cantiere in zona Ponte Persica a Castellammare per risolvere una volta per tutte il problema della rete fognaria adiacente al fiume Sarno che da sempre comporta problemi di allagamenti e disagi. Il collettore, che serve anche i comuni di Casola, Pimonte, Castellammare di Stabia e Santa Maria la Carità opera per un bacino di oltre 60 mila abitanti. I due esponenti della Giunta Caldoro hanno spiegato che l'intervento riguarda la realizzazione di un minitunnel che consentirà al collettore fognario di attraversare sia la ferrovia Circumvesuviana che il raccordo autostradale che collega la A3 con la Penisola Sorrentina.
I lavori erano rimasti fermi per anni a causa di problemi tecnici che ne rendevano difficile l'attuazione: il collettore viene costruito scavando contemporaneamente una galleria situata al di sotto dei binari della Circumvesuviana. Circostanza che rende particolarmente delicata l'esecuzione dell'opera.
"Il problema - ha spiegato Cosenza al termine del sopralluogo - è stato risolto grazie ad una tecnica di alta ingegneria: il collettore, prefabbricato in conci, viene fatto lentamente scivolare con l'ausilio di un sofisticato meccanismo, in una galleria lunga circa 80 metri che viene gradualmente scavata , mediante la testa Metallica spingente, al di sotto dei binari della Circumvesuviana e della strada
statale che collega l'Autostrada con Castellammare, Gragnano e la Costiera. Il tutto viene monitorato in tempo reale: Una centrale di controllo dedicata e un doppio laser verificano il perfetto allineamento della spinta. L'ultimo lavoro eseguito adottando la stessa apparecchiatura dalla stessa impresa è stato realizzato in Israele, nei pressi di Tel Aviv, per la condotta di un grande desalinatore. Controlli vengono svolti anche da tecnici della Circumvesuviana".
"Si tratta di un lavoro - ha aggiunto Edoardo Cosenza - fondamentale per la depurazione del fiume Sarno, della costa e del golfo oltre che per la sicurezza dei cittadini della zona esposti al rischio alluvione".
"Il materiale scavato che gradualmente viene asportato mentre i conci avanzano - ha concluso Cosenza - viene lavato con una speciale apparecchiatura e la parte secca può essere tranquillamente trattata come materiale da scavo ed essere riutilizzata in altre opere ingegneristiche".
L'opera, quindi, è l'ultimo tratto del collettore di Gragnano. "Grazie a questi interventi - hanno commentato Ernesto Sica (Dirigente Nazionale GN) e Raimondo Cinque (cordinatore cittadino GN) - riusciamo ad evitare che oltre 120mila abitanti equivalenti scarichino direttamente a mare, come avveniva in passato. E' una ulteriore prova di buona politica, di impegni assunti e mantenuti, di una politica dell'ambiente che con il Presidente Caldoro ha finalmente dato risposte".