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Castellammare - Rifiuti, la Fial Ambiente attacca: ''La commissione consiliare conferma quanto denunciato da noi''

Dopo il consiglio comunale del 28 luglio, il sindacato rilancia: ''Altro che visibilità, abbiamo detto la verità''.


È un forte atto d’accusa quello che arriva dalla Fial Ambiente all’indomani del consiglio comunale di Castellammare di Stabia del 28 luglio. In una nota indirizzata alla Prefettura, al Comune, alle forze dell’ordine e a tutti i lavoratori del cantiere rifiuti, il segretario generale Domenico Merolla mette nero su bianco una serie di affermazioni che gettano ombre pesanti sull’appalto per la gestione dei rifiuti in città. “Finalmente la verità è uscita fuori - scrive Merolla - altro che segnalazioni noiose e ricerca di visibilità. Quanto da noi denunciato è stato dettagliatamente relazionato dalla Presidente della Commissione consiliare di studio rifiuti urbani”, riferendosi all’intervento che ha confermato in aula alcune criticità più volte segnalate dal sindacato. Una denuncia, quella della Fial Ambiente, che affonda il colpo anche contro la ditta appaltatrice e contro alcuni presunti complici interni. Il sindacato fa poi riferimento anche a una determina del 27 luglio - poi ritirata - che, secondo la Fial Ambiente, avrebbe tentato “di uscire indenne da quanto rilevato

in atti e fatti, a fronte di evidenti omissioni contrattuali”. La replica è netta: “Non si può pensare di rimodulare un contratto in essere. Tale proposizione è almeno pretenziosa trattandosi di appalti pubblici”. Non mancano stoccate al clima interno ai cantieri: “Nessun lavoratore ha temuto o può temere la proposizione di una nuova gara quando alle spalle c’è un’amministrazione e un consiglio comunale che non ha avuto remore a confrontarsi pubblicamente”, si legge nella nota. Il sindacato segnala anche un “enigma” ancora aperto: “Resta in sospeso la questione delle percentuali di raccolta differenziata raggiunte tra febbraio e giugno. Offriamo il nostro contributo di esperienza e conoscenza del settore, a titolo gratuito, se ritenuto necessario”. Infine, un appello diretto agli operatori: “Il diritto alla dignità vale più di un’ora di notturno o straordinario”. Un documento che potrebbe dunque avere ripercussioni nei prossimi giorni, mentre la città resta in attesa di sviluppi sull’intera vicenda dell’appalto rifiuti.


giovedì 7 agosto 2025 - 16:03 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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