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Castellammare - Polemica politica, chieste le dimissioni del presidente della II Commissione consiliare

I consiglieri Cimmino, Federico, De Filippo e D’Apice denunciano l’ennesima seduta disertata: «Un’offesa alla città e ai cittadini»


Un nuovo scossone politico agita il Palazzo di Città. I consiglieri comunali Antonio Cimmino, Antonio Federico, Nicola De Filippo e Pasquale D’Apice hanno firmato un duro comunicato stampa in cui chiedono le dimissioni immediate del presidente della II Commissione consiliare, accusato di assenteismo e mancanza di rispetto istituzionale.

La scintilla è scattata in seguito all’ennesima seduta della Commissione saltata per l’assenza, ritenuta “ingiustificata”, dei rappresentanti della maggioranza, compreso il presidente stesso. Una situazione che, secondo i firmatari del comunicato, non è un episodio isolato ma il sintomo di un malcostume politico ormai consolidato.

“In Commissione – si legge nella nota – da ottobre viene sistematicamente inserito il Piano Urbanistico Comunale (PUC) come secondo punto all’ordine del giorno, ma nella stragrande maggioranza dei casi non se ne discute affatto. Le Commissioni vengono convocate solo formalmente, senza l’intenzione reale di portare risultati concreti all’attenzione del Consiglio comunale. È una presa in giro.”

I consiglieri denunciano un atteggiamento definito “inaccettabile”, sottolineando come l’inoperosità della Commissione possa comportare anche un potenziale danno erariale, a causa dell’impiego di risorse pubbliche per sedute improdutti

ve.

Non viene risparmiata neppure la Segretaria comunale, accusata di tollerare una gestione fittizia dei lavori consiliari. Ma il punto centrale della polemica resta il trattamento riservato al PUC, ritenuto un documento essenziale per lo sviluppo urbanistico della città e, dunque, da affrontare con ben altra attenzione.

“Il PUC è uno strumento fondamentale per la pianificazione e il futuro di Castellammare – prosegue la nota – trattarlo con superficialità è un’offesa alla città e ai cittadini che chiedono serietà, trasparenza e risposte.”

La richiesta di dimissioni del presidente della II Commissione arriva quindi come atto politico di rottura. “La città – concludono i consiglieri – merita rispetto, non questo teatrino istituzionale che dura da troppo tempo. È ora di assumersi le proprie responsabilità: basta con l’immobilismo e la politica delle finzioni.”

Il comunicato accende un faro sull’effettiva funzionalità delle Commissioni consiliari e prefigura un clima sempre più teso in seno all’assise cittadina. Non si escludono, nei prossimi giorni, repliche da parte della maggioranza e del diretto interessato. Intanto, il dibattito sulla trasparenza amministrativa e sull’efficienza istituzionale torna al centro della scena politica stabiese.


giovedì 3 luglio 2025 - 15:48 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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