Cronaca

Castellammare - Nuovo divieto di balneazione per villa comunale e via De Gasperi. Altra estate calda per gli stabiesi

Arenile della villa comunale e litorale di via De Gasperi off-limits per l'estate 2021. Ma sarà veramente così?

di Simone Rocco


Nonostante i dati in miglioramento, le acque del golfo di Castellammare di Stabia sono state ancora una volta classificate come “scarse”. L’ARPAC, l’ente campano preposto alle analisi delle acque del mare, dopo le analisi effettuate negli ultimi mesi del 2020, ha classificato come ancora non balneabili quelle del tratto di costa che vanno dall’Area “Ex Cartiera” in via De Gasperi fino a Piazza P. Umberto sul territorio stabiese.

Nella tabella predisposta dall’ARPAC, infatti, parte delle acque marine del comune di Castellammare di Stabia sono state riportate con la classe di qualità "scarsa". Per questo motivo, ieri il sindaco Gaetano Cimmino ha emesso un’apposita ordinanza in cui ordina il divieto di balneazione, per la stagione balneare anno 2021 (periodo 1 maggio - 30 settembre), anche per breve durata, ai frequentatori della spiaggia, nel tratto di mare che va dall’ex Cartiera fino all’intera villa comunale.

Il primo cittadino stabiesi ha quindi ordinato al Settore Lavori Pubblici di "disporre la repentina apposizione, nelle zone interessate dalle acque classificate "scarse", dei relativi cartelli di divieto di balneazione, posizionandoli in modo ben visibile". Spetterà quindi alle Forze dell'Ordine, “nell'interesse primario della tutela

della salute collettiva, di assumere i provvedimenti idonei nonché di sorvegliare ad assicurare il rispetto di quanto ordinato tramite opportuni sopralluoghi al fine di accertare l'ottemperanza di quanto disposto nell'Ordinanza stessa”.

Si tratta di un divieto ormai vigente da anni, ma che – soprattutto nelle ultime stagione – viene sistematicamente violato dai cittadini. Sia il lungomare di via De Gasperi che lo stesso antistante la villa comunale, vengono presi d’assalto dai cittadini, sia per prendere il sole in spiaggia, sia per farsi il bagno in quelle acque ritenute non sicure. A spingere i cittadini a “rischiare” la propria salute sono principalmente due fattori: il primo è che, all’occhio umano, le acque di quel tratto di mare appaiono spesso limpide e pulite. Il secondo fattore, molto più determinante nella decisione dei cittadini, è il caro prezzi applicato dai lidi balneari della costiera che va da Pozzano fino a Sorrento, che di anno in anno hanno fatto lievitare i prezzi anche per il semplice accesso alla spiaggia. Ed è proprio su quest’ultimo punto che i cittadini chiedono al sindaco di intervenire, sia per calmierare i prezzi, ma anche e soprattutto per rendere le poche spiagge libere ancora esistenti sul territorio accessibili e sicure.


mercoledì 17 marzo 2021 - 08:55 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



Gli ultimi articoli di Cronaca