Due partecipanti senza i requisiti adatti per l’aggiudicazione del servizio per la mensa scolastica. Il Comune ci riprova e, ad un mese dalla ripresa delle lezioni, dispone un nuovo avviso pubblico per la gestione triennale della mensa con un importo maggiorato. Sarà di 2 milioni e mezzo la base di gara per le proposte che Palazzo Farnese attende per affidare la gestione del servizio di refezione scolastica, con pasti giornalieri fissi da garantire ai ragazzi della scuola per l’infanzia e primaria sul territorio stabiese. Una scelta, spiega il dirigente di settore nella determina, dettata “dall’aumento imprevisto delle derrate alimentari” ma anche da
lla volontà di contrastare la “scarsa partecipazione probabilmente causata dal prezzo posto a base di gara”. In tempi di Covid, d’altra parte, il servizio di mensa scolastica richiede canoni più severi per la somministrazione di cibi nelle scuole. Il resto lo ha fatto il conflitto Russia-Ucraina, con le conseguenze notevoli che ha generato soprattutto sul costo delle fonti di energia. Sta di fatto che, intanto, al primo tentativo le due società partecipanti sono state entrambe escluse. Ed ora è partita la corsa contro il tempo per assicurare a tutta la platea di piccoli studenti un servizio di fondamentale importanza per le scuole stabiesi.