La mobilità torna al centro della discussione politica a Castellammare di Stabia, tra progetti di lungo periodo e soluzioni da mettere in campo subito. Dopo mesi di disagi e ingorghi, il traffico cittadino sembra essersi parzialmente ridotto in autunno, ma l’avvicinarsi delle festività natalizie e, più in là, della stagione estiva, ripropone il tema nella sua complessità: come garantire una città vivibile, senza sacrificare la fluidità dei collegamenti?
Le strategie messe in campo negli ultimi anni hanno prodotto risultati alterni. La crescita della popolazione pendolare, la presenza di cantieri e l’aumento della mobilità privata hanno reso evidente la necessità di un piano integrato, che non si limiti a tamponare l’emergenza. Si parla da tempo di nuovi parcheggi di interscambio, di un sistema più efficiente di navette locali e soprattutto del progetto Eav dell’ascensore tra piazza Unità d’Italia e il Solaro, pensato per alleggerire il traffico verso il centro e favorire collegamenti verticali rapidi tra la zona collinare e il livello del mare.
Si tratta di un&rs
quo;infrastruttura simbolica, non solo per la sua utilità ma anche per la visione di una Castellammare più accessibile, che punta a decongestionare la viabilità in modo sostenibile. Un progetto che si inserisce nella più ampia cornice di interventi che guardano al futuro, come il tram leggero dell’Eav, destinato a collegare la periferia nord e a integrarsi con la rete dei trasporti metropolitani. Ma il tram, per sua natura, resta una soluzione a medio-lungo termine.
Con le elezioni regionali ormai prossime, la mobilità si conferma uno dei temi più sensibili nel dibattito pubblico. Tra le priorità condivise, emerge la richiesta di una programmazione che non si limiti all’emergenza ma guardi alla città come sistema, capace di armonizzare turismo, residenzialità e sviluppo economico.
Castellammare cerca così la propria direzione tra innovazione e pragmatismo. Perché, al di là dei progetti e delle opere in corso, la vera sfida è quella di garantire, giorno per giorno, una mobilità che sia all’altezza di una città che vuole tornare a muoversi davvero.