Il sole splende, il termometro sale e il mare chiama. Ma a Castellammare di Stabia, la prima vera domenica di caldo intenso porta con sé anche un vecchio, mai risolto problema: quello della sosta selvaggia. In una giornata da cartolina, in cui lidi e spiagge sono stati letteralmente presi d’assalto da turisti, visitatori e bagnanti locali, il traffico e la sosta dei veicoli sono rapidamente degenerati nel caos.
Già dalle prime ore del mattino, le auto hanno cominciato ad accumularsi lungo via Panoramica, trasformata in un imbuto di lamiere parcheggiate su ambo i lati, spesso a ridosso di incroci e curve pericolose. Non è andata meglio in via Acton, con diversi veicoli pieno divieto di sosta. Non è difficile immaginare che - in linea con quanto accadeva già in passato e con quanto emerso in diverse inchieste (che hanno portato anche ad importanti risultati contro l'illegalità dif
fusa) - a fronte di una tale concentrazione di auto e una domanda di parcheggi superiore all’offerta, il business illecito dei parcheggiatori possa aver registrato un’impennata. Eppure, il contesto avrebbe meritato ben altro scenario. Le spiagge libere e gli stabilimenti balneari erano pieni, i bar e i ristoranti lavoravano a pieno ritmo, e la città offriva quel volto accogliente e vivace che potrebbe rappresentare una leva per il rilancio turistico stabiese. Ma con le file lunghissime di auto in divieto di sosta, il rischio è che anche il miglior weekend si trasformi in una cartolina sbiadita.
Intanto, la bella stagione è solo all’inizio. E se la sosta selvaggia continuerà ad imperversare, a rimetterci, ancora una volta, saranno i cittadini onesti e i turisti che scelgono Castellammare per godersi il mare, non per fare slalom tra auto in doppia fila e illegalità diffusa.