Parisi: ''Quella di Carrillo una proposta che avrei preferito nascesse da un confronto''.
"I movimenti giovanili dei partiti che si rivedono nel centro-destra possano trovare delle intese e giungere ad un movimento federativo organizzando degli incontri per riavvicinare i giovani alla politica" queste le dichiarazioni del consigliere comunale Antonio Carrillo (Pdl) che hanno fatto storcere il naso ai membri della Giovane Italia di Castellammare.
"L'idea seppur ottima - ha affermato il presidente del movimento giovanile Rosanna Parisi - sembra non partire dalla sedi e dalle persone giuste, un osservatorio politico giovanile stabile che raccolga tutti i giovani del centro destra sarebbe utilissimo allo sviluppo politico dei giovani nella nostra città, peccato che la proposta non venga direttamente dai movimenti giovanili ma da un consigliere comunale, che seppur esponente di un partito dotato di un movimento giovanile attivo sul territorio stabiese, non ha condiviso prima con noi l'idea, che è invece stata recepita da altre forze politiche di centro destra che più di una volta non sono state disponibili ad un dialogo costruttivo. Si parla di sconforto dei giovani nei confronti della politica, ma da presidente di un movimento giovanile, che è presente a Castellammare come non mai, mi sento spiazzata dal leggere questa proposta che avrei preferito nascesse da un confronto tra tutte le forze politiche e non da un articolo di giornale, dal momento che ci siamo dimostrati sempre disponibili all'apertura e al dialogo con altri giovani indipendentemente dalla loro idee politiche".
Della stessa opinione Alessio Savarese "è vero bisogna far riavvicinare i giovani alla politica, obiettivo da raggiungere, ma che oggi è compromesso soprattutto dalla classe politica attuale, che dà poco spazio ai giovani, impedendo il rinnovamento della classe dirigente, che è sempre composta alla fin dei conti sempre dalle stesse facce. L'idea del consigliere Carrillo di giungere alla costituzione di un movimento federativo dei giovani che si rivedono nel centrodestra, è un'idea interessante,ma a mio parere impostata in questi termini, è molto restrittiva. Al di là della nostra posizione politica, dichiaratamente di centro-destra, penso che il clima e il contesto storico-politico che l'Italia intera sta attraversando comporti un superamento delle classiche divisioni politiche, cercando di arrivare ad un
compromesso che consenta a tutte le forze partitiche di collaborare,prescindendo dal proprio colore politico di appartenenza. Non a caso nell'ultimo periodo i tre partiti maggiormente rappresentativi a livello nazionale - Pdl, Udc e Pd - con visioni divergenti hanno deciso di coalizzarsi per affrontare la crisi italiana, appoggiando ed effettuando delle scelte con la consapevolezza di poter raggiungere obbiettivi importanti, solo attraverso una sana collaborazione. Penso sia proprio questo quello di cui la politica ha bisogno in questo momento, maggiore confronto e dialogo tra tutte le 'compagini politiche' e non solo; e se i 'grandi' non la pensano in questo modo, che siano i giovani a dare l'esempio, se si ha l'obiettivo di avvicinarli, contribuiamo a far si che essi comprendano che nel 2012 bisogna guardare avanti, aprire i propri orizzonti. Bisogna cercare di evitare di dare un'immagine di preclusione verso chi abbia un colore politico diverso dal nostro, e quindi estendere l'invito di collaborazione a tutti i movimenti giovanili" ha dichiarato il coordinatore cittadino della Giovane Italia.
"Per quanto riguarda invece le modalità che Antonio Carrillo ha scelto per lanciare l'idea di costituire un movimento federativo di centrodestra attraverso un comunicato stampa - continua Alessio Savarese - mi lascia stupito. Di solito, specie nell'ultimo periodo la Giovane Italia si confronta con i suoi consiglieri comunali, e proprio in quest'ultimo periodo con Antonio abbiamo avuto un confronto su diverse iniziative del movimento. Mi dispiace apprendere questo invito da un comunicato stampa. Lungi da me pensare che tale scelta sia stata fatta per lanciare un assist di visibilità politica al movimento giovanile del PID, visto che hanno colto (come dicono e addirittura sottolineano nel loro comunicato) l'invito del consigliere Pdl per sponsorizzare la loro iniziativa di creare un osservatorio dei giovani di centrodestra. Fiducioso della buona fede del nostro consigliere, sono sicuro di aver preso un grande abbaglio, anche perché Carrillo, come del resto tutti i dirigenti e i consiglieri del Pdl, sono a conoscenza dei comportamenti scorretti sia da un punto di vista politico sia da un punto di vista etico - per non utilizzare la parola 'umano' che alcuni esponenti del Pid hanno avuto nei confronti della Giovane Italia e verso alcuni dei suoi militanti".