Dopo le recenti notizie di cronaca che hanno acceso il dibattito politico cittadino, il circolo di Fratelli d’Italia interviene con una presa di posizione netta. In un comunicato diffuso nelle ultime ore, il segretario cittadino Giovanni De Angelis chiede le dimissioni irrevocabili del sindaco Luigi Vicinanza, sostenendo che la città rischia di rivivere il percorso amministrativo che portò allo scioglimento del Consiglio comunale nel 2022.
Secondo De Angelis, gli episodi emersi in questi giorni – che riguarderebbero, secondo le recenti indigini della DDA, rapporti elettorali tra esponenti della maggioranza e ambienti della criminalità organizzata – rappresenterebbero un quadro “non meno chiaro, univoco e concordante” rispetto a quello che, nel 2021, aprì la strada allo scioglimento poi annullato dal Consiglio di Stato, seguito comunque da un commissariamento durato due anni.
Il dirigente di Fratelli d’Italia ricorda come il commissariamento sia “uno strumento per bonificare la macchina amministrativa e ripristinare la legalità”, ma allo stesso tempo comporti inevitabilmente “la stasi di ogni progettualità”, poiché i commissari prefettizi, per loro natura, possono occuparsi solo dell’ordinaria amministrazione. Una condizione,
sostiene, che Castellammare non può permettersi: “La città necessita di progettualità, investimenti e cambiamenti”.
Per il partito, la prospettiva dell’arrivo di una nuova Commissione d’accesso – qualora il Governo la disponesse – rischierebbe di far slittare di altri tre anni ogni possibilità di sviluppo, tra tempi dell’indagine e eventuali provvedimenti successivi. Da qui la proposta, presentata come “unica alternativa” per evitare un nuovo lungo periodo di incertezza: tornare subito alle urne.
“Il Sindaco – afferma De Angelis – compia un vero atto di responsabilità e rassegni le proprie dimissioni irrevocabili”. Nel comunicato, Fratelli d’Italia rilancia anche la necessità di un codice etico in vista delle future elezioni amministrative, che imponga a tutte le forze politiche un’assunzione di responsabilità nella selezione dei candidati: “Un impegno serio, non a parole, che preveda l’esclusione degli incandidabili e degli impresentabili”.
Una posizione dura che si inserisce in un clima politico sempre più teso, mentre la città attende eventuali sviluppi istituzionali e le reazioni della maggioranza alle richieste avanzate dal partito di opposizione.