«Percepisco uno stipendio di 1100 euro al mese, di cui 500 vengono usati per pagare il pigione di casa e 200 me ne hanno fatti solo oggi di multa. Caro Gaetano Cimmino, questo mese i miei figli verranno al mare a casa tua». E' l'amarissima reazione di un operaio Fincantieri, che all'uscita dal turno lavorativo odierno ha trovato sul parabrezza della propria auto ben due sanzioni per divieto di sosta. Una beffa doppia, soprattutto considerando il mese di agosto alle porte e l'entità della sanzione. Ecco perché le parole del diretto interessato sono rivolte alla classe dirigente di Castellammare.
Il duro sfogo dell'uomo, comunque sia, porta nuovamente alla ribalta il problema del parcheggio per gli operai dell'indotto del cantiere. Nei pressi dello stabilimento di via Duilio, infatti, non esiste un apposito parcheggio per i veicoli delle tute blu e l'area di sosta di via Acton - di proprietÃ
comunale - apre i battenti troppo tardi per poter essere utilizzato con una comoda convenzione. A complicare il tutto anche la chiusura della fermata Circum delle Terme Antiche, il cui scalo risulterebbe prezioso per il trasporto dei lavoratori stabiesi.
Non una novità per i dipendenti di Fincantieri, da anni costretti a fare i conti con la fiscalità dei vigili urbani e l'immobilismo di palazzo Farnese sulla vicenda, malgrado le sollecitazioni giunte nelle ultime settimane dall'opposizione consiliare. «Nessuna multa invece per chi parcheggia in divieto di sosta per andare a mangiare ai rastoranti o agli chalet sul lungomare - sbotta ancora l'operaio -. Devono rompere le scatole a chi si alza alle 5 del mattino per andare a lavorare. Quest'amministrazione non è poi così diversa dalla camorra, si svegliano con il pensiero di come fare nuovi soldi, oggi hanno scelto l'area di Fincantieri».