La Salita Quisisana, nel cuore di Castellammare di Stabia, racconta una storia di declino che affligge non solo una strada ma l'intero tessuto urbano della città. Questo antico viale, che un tempo si snodava maestosamente fino alla panoramica alta della città, è ora un triste simbolo di abbandono. Il contrasto tra la ricchezza storica e la realtà attuale non potrebbe essere più marcato.
Gli abitanti della zona, stanchi ma non rassegnati, hanno documentato con foto recenti lo stato di degrado in cui versa la Salita. Le immagini parlano chiaro: cumuli di immondizia, materiali di scarto da cantieri edili, e secchi di vernice vuoti sono solo alcuni degli esempi dell'incuria che caratterizza il paesaggio. Questo non è solo un brutto colpo per gli occhi, ma pone anche seri rischi per l'ambiente, considerando la natura potenzialmente nociva dei rifiuti abbandonati.
La frustrazione dei cittadini è palpabile. Nonostante ripetute segnalazioni alle autorità, la situa
zione sembra rimanere in un limbo di inazione. "La Salita Quisisana non merita questo destino," afferma un residente, voce di un malcontento diffuso. "È un luogo che dovrebbe essere celebrato per la sua storia e bellezza naturale, non trascurato e maltrattato."
Questo problema di degrado non è isolato ma riflette una più ampia crisi culturale e di gestione che affligge molte parti della città. Le strategie attuali, se esistenti, sono chiaramente insufficienti per far fronte alla situazione. Serve un cambio di rotta, un vero impegno a lungo termine per l'educazione civica e per la messa in atto di misure di controllo e prevenzione efficaci.
Con le liste elettorali ormai presentate e le urne che si preparano ad accogliere i voti dei cittadini di Castellammare di Stabia a giugno, l'aria si carica di aspettative. In questo momento di cambiamento, l'impegno condiviso della comunità e dei suoi nuovi leader sarà decisivo per trasformare le speranze in realtà tangibili.