Stop alla Tari per le aziende che sono state costrette alla chiusura a causa del coronavirus. È il provvedimento che il Comune di Castellammare di Stabia ha deciso di adottare per andare incontro a tutte le attività commerciali che si sono ritrovate in crisi a causa dello scoppio della pandemia. Per tre mesi (marzo, aprile e maggio) gli esercizi commerciali non dovranno pagare la tassa sui rifiuti. «È una manovra totalmente a carico del Comune - spiega l'assessore al Bilancio Stefania Amato -. Il Governo centrale ha previsto degli aiuti per gli Enti locali solamente per la Tosap ma non per la Tari. Come amministrazione, però, abbiamo deciso di aiutare tutte quelle aziende e attività commerciali che non hanno potuto lavorare normalmente negli ultimi tre mesi. Non ci sarà bisogno di presentare la domanda di esenzione: la Soget, in base ai codici Ateco, inserirà direttamente lo sconto in bolletta. Gli esercizi commerciali quindi riceveranno automaticamente la rata da pagare tenendo conto dei tre mesi di chiusur
a».
In più Palazzo Farnese ha previsto anche un aiuto per quelle aziende che potevano restare aperte ma sono state costrette alla chiusura in quanto non potevano rispettare le norme di distanziamento previste dai DCPM: «In questo caso bisognerà presentare un'autocertificazione evidenziando le motivazioni che hanno spinto i titolari allo stop dell'attvità - continua Amato -. Dopo le verifiche del caso, andremo ad esentare la stessa dal pagamento della Tari».
La manovra che il Comune di Castellammare di Stabia è pronta a varare ha il costo di 1 milione di euro. Per renderla ufficiale servirà una variazione di bilancio che sarà effettuata dopo l'approvazione dello stesso (probabilmente a fine maggio o inizio giugno considerato che il Governo centrale ha esteso la scadenza per l'approvazione in aula fino al 31 luglio). Per le utenze domestiche, invece, la Tari resterà invariata: non ci saranno sconti o aumenti. I cittadini stabiesi pagheranno le stesse cifre dello scorso anno.