Il partito democratico di Castellammare di Stabia, ha duramente attaccato ieri l’amministrazione comunale in merito al concorso per l’assunzione di 8 maestre pubblicato in gazzetta ufficiale lo scorso 1 giugno.
Alle dure accuse, questa mattina, ha risposto direttamente la dirigente del settore Affari Generali e Risorse Umane, la dottoressa Mariamaddalena Leone.
In una nota inviata alla nostra redazione, la dottoressa Leone innanzitutto ha ricordato come nel bando sia stato specificato che:
- La graduatoria sarà approvata con apposito provvedimento dell’Amministrazione e potrà essere oggetto di scorrimento per l'eventuale copertura di posti che si venissero a rendere successivamente vacanti e disponibili, per tutto il periodo della sua vigenza.
- I contratti individuali, che prevedono un periodo di prova di sei mesi, saranno stipulati previa puntuale verifica del possesso dei requisiti e decorreranno dalla data di effettiva assunzione in servizio.
- Ai fini dell’assunzione dovrà essere autocertificato il possesso dei requisiti richiesti per la partecipazione al concorso e per la costituzione del rapporto di lavoro, secondo le modalità previste nel DPR 445/2000. Prima di dar luogo alla stipulazione del contratto di lavoro individuale, il competente ufficio provvederà alla verifica delle dichiarazioni rese dai candidati nella domanda di partecipazione. Si procederà altresì alla verifica dell’effettivo possesso dei titoli di cui all’articolo 6 del presente Bando.
- Nel caso in cui dalle verifiche effettuate emergano difformità rispetto a quanto dichiarato, si provvederà a escludere i candidati dalla graduatoria qualora venga a mancare uno dei requisiti di accesso.
Ma non è tutto. La Leone sottolinea anche come «il concorso per l’assunzione delle 8 insegnanti non si è concluso, tant’è che non è stata adottato alcun atto amministrativo di approvazione di una graduatoria finale, neppure provvisoria. La piena consapevolezza dell’obietti
vo finale di assicurare la selezione delle migliori insegnati alla scuola dell’infanzia Carducci, oltre a spingere l’intero ufficio a lavorare incessantemente tutta l’estate, tant’è che le prove scritte sono state effettuate il 29 e 30 luglio e gli orali dei 76 candidati sono terminati l’8 settembre, non può certamente confliggere con il contestuale obbligo di verifica dei titoli dichiarati, soprattutto per quelli attinenti i servizi nelle scuole dell’infanzia che, talvolta definite dagli stessi concorrenti quali “private”, per l’attribuzione del punteggio devono essere paritarie e possono essere valutabili solo dal momento del concreto riconoscimento della specifica qualifica. Ciò comporta un’obbligatoria prudenza nella stesura della graduatoria finale provvisoria, che già nella oggettiva individuazione è cosa diversa da un esito finale, perché l’atto potrebbe indurre qualche candidato, potenzialmente vincitore, a dimettersi da un posto di lavoro a tempo indeterminato in virtù della collocazione utile nella graduatoria provvisoria che, poi, a seguito delle verifiche, potrebbe non essere più tale lasciando il concorrente senza più un lavoro».
Ed ancora. «La polemica politica non può portare a mistificare completamente la realtà dei fatti: avere il coraggio di fare un concorso con le attuali prescrizioni COVID, concludere l’iter relativo alla valutazione dei concorrenti in 40 giorni e prevedere la conclusione dei controlli nei successivi 2 mesi, dovrebbe essere incoraggiato e plaudito ed è evidente, a chiunque abbia un minimo di onestà intellettuale, che il ricorso alle 8 supplenze appaia quale unica possibilità per garantire l’ordinato inizio dell’anno scolastico contestualmente al rispetto per i futuri lavoratori dipendenti di questa Amministrazione che potrebbero incautamente licenziarsi da qualche posto di lavoro sulla base di un errato affidamento su una graduatoria ancora leon verificata» conclude la precisa ricostruzione fatta dalla Leone.