La serata di Wolverhampton riempie di gioia il cuore della Castellammare calcistica. Lo stabiese Salvatore Esposito, figlio dell’ex allenatore di Libertas e Juve Stabia Agostino, è subentrato al 19’ del secondo tempo a Pellegrini debuttando ufficialmente con la maglia della Nazionale italiana in occasione della sfida di Nations League tra gli azzurri e l’Inghilterra. «L’emozione di indossare questa maglia è indescrivibile – ha sottolineato il calciatore di proprietà della Spal ai microfoni della Rai –, questa sera ho realizzato il sogno di ogni bambino. Già prima della gara ho sentito una sensazione speciale, ora sono davvero felice. Questo è un gruppo fantastico che ha accolto benissimo noi giovani, l’umiltà dei calciatori esperti rappresenta la ricetta giusta per creare quell’armonia necessaria per ripartire alla grande». D’obbligo un passaggio sul proprio passato. «Io e i miei fratelli (Sebastiano e Francesco Pio, entrambi all’Inter, ndr) abbiam
o avuto la fortuna di avere un campetto proprio sotto casa e questo fattore da bambini ci ha aiutato molto. Il calcio è sempre stata la nostra passione, la coltiviamo da sempre. Personalmente cerco sempre di lavorare al massimo delle mie possibilità tenendo la testa ben salda sulle spalle, poi spetta al campo dire che calciatore sono». Tra i migliori in campo nel match in terra britannica terminato 0-0 al Molineux Stadium, Esposito ha meritato questa vetrina dopo aver vestito le maglie delle selezioni giovanili azzurre e, soprattutto, dopo diverse stagioni in cui si è sempre distinto tra i migliori calciatori del campionato di serie B con il Chievo e prima e la Spal poi. Nato il 7 ottobre 2000, il centrocampista è il nono debuttante in Nations League durante questa nuova era inaugurata dal ct Roberto Mancini. La speranza è che, finalmente, Salvatore possa questa estate fare il meritato salto verso la serie A, categoria che ha dimostrato di meritare sia sul campo che fuori, miscelando tecnica, determinazione e umiltà.