Cronaca

Agerola - Giornata della legalità, l’omaggio a Giovanni Falcone

Nell’anniversario della strage di Capaci in cui persero la vita, oltre al giudice antimafia la moglie Francesco Morvillo e gli uomini della scorta, il comune alle pendici dei Lattari ha accolto l’appello che Maria Falcone ha lanciato ai comuni attraverso l’Anci.


Oggi, sabato 23 maggio, giorno in cui si celebra l’anniversario della strage di Capaci in cui persero la vita Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli uomini della sua scorta, è stata istituita la Giornata nazionale della legalità.

Il Comune di Agerola ha accolto con favore l’invito che Maria Falcone, presidente della Fondazione intitolata al fratello Giovanni, ha lanciato attraverso l’Anci per dedicare questa giornata a tutti coloro che, in questi mesi, si sono prodigati con abnegazione e senso del dovere nella difficile gestione dell’emergenza sanitaria. L’iniziativa consiste nel realizzare un flashmob con l’esposizione di un lenzuolo bianco dal palazzo del Comune ed osservando, alle 17.57, un minuto di silenzio

Inoltre il sindaco di Agerola Luca Mascolo indosserà la fascia tricolore, simbolo dell’unità nazionale e dei valori costituzionali.

«Giovanni Falcone, così come Paolo Borsellino è un simbolo di giustizia scolpito nei cuori e nelle menti di tutti i cittadini che amano la giustizia» dice il sindaco Luca Mascolo. «Nel giorno dell’anniversario della strage di Capaci, uno dei momenti più bui della nostra storia repubblicana, chi ha l’onere e l’onore di ricoprire incarichi pubblici ed amministrativi ha il

dovere di gridare con forza il proprio amore per la legalità. La strada tracciata da questi veri e propri martiri deve costituire la bussola per orientarsi. C’è bisogno di coltivare una cultura che sappia parlare ai cuori dei più giovani per renderli cittadini consapevoli ed alfieri nella società di quei valori che hanno incarnato l’opera di Giovanni Falcone, di Paolo Borsellino e di quanti, magari nel silenzio della propria quotidianità, continuano a lottare contro tutte le mafie».

«L’emergenza sanitaria che stiamo vivendo - aggiunge l’assessore alla legalità Regina Milo - non deve far dimenticare una delle pagine più nere della storia repubblicana. La strage di Capaci, l’assassinio di Giovanni Falcone, della moglie e degli agenti della scorta nelle intenzione di chi l’ha compiuta, avrebbe dovuto zittire per sempre le voci di quelli che alla mafia, intesa anche come cultura, si opponevano. Invece hanno ottenuto l’effetto contrario e oggi, noi siamo qui a ribadire il nostro impegno contro ogni forma di criminalità. Abbiamo il dovere di tenere alta la bandiera della legalità e della dignità di uomini e donne integri e rispettosi. Non solo per onorare quelle morti, ma anche e soprattutto per il grande valore che quelle vite rappresentano».


sabato 23 maggio 2020 - 19:22 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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