Un'altra notte di fuoco per il Vesuvio. Le fiamme, ormai visibili da diversi giorni lungo i versanti, continuano a devastare la vegetazione sul pendio del vulcano e hanno tenuto sveglie le comunità vesuviane mentre le squadre a terra operavano senza sosta per contenere i fronti attivi, alimentati dal vento e dalla vegetazione arsa.
All’alba è ripreso il via vai dei mezzi aerei: elicotteri e canadair hanno effettuato nuovi sorvoli sui punti più caldi. L’obiettivo è consolidare i perimetri, spegnere i focolai residui e impedire riaccensioni.
Il quadro resta critico per l’ampiezza dell’area coinvolta. Il dispositivo di intervento &e
grave; stato rafforzato con colonne mobili arrivate da fuori regione nell’ambito della mobilitazione nazionale: uomini, mezzi e autobotti schierati sui punti di accesso e lungo le piste tagliafuoco.
Sul fronte investigativo, la Procura ha aperto un fascicolo per ricostruire l’origine dei roghi e verificare eventuali responsabilità: gli accertamenti proseguono in parallelo alle operazioni di spegnimento. .
Dopo giorni di fumo e alte temperature, la battaglia contro il fuoco continua minuto per minuto. Oggi il lavoro continua: spegnere, domare le fiamme, mettere in sicurezza. In attesa che il profilo del vulcano torni finalmente a liberarsi dalle lingue di fuoco.