Riprende subito la corsa il Napoli, che mette immediatamente alle spalle il beffardo pari casalingo contro il Cagliari, ed espugna con autorità il campo dello Spezia allungando a quota 5 la striscia di risultati utili consecutivi. 3 punti fondamentali perché gli uomini di Gattuso restano padroni del proprio destino: facendo bottino pieno nelle ultime 3 gare sarà qualificazione Champions senza la necessità di attendere risultati favorevoli dagli altri campi.
Mattatore del pomeriggio ligure è ancora una volta Victor Osimhen: l’attaccante nigeriano è in un momento di forma strepitoso. 5 gol nelle ultime 4 gare in cui è andato sempre puntualmente a segno. Con le due frecce scagliate contro Provedel, raggiunge l’agognata doppia cifra, e poi dimostra anche freddezza e altruismo rinunciando a portare a casa il pallone per mandare in porta il neo-entrato Lozano. Inutile nascondere che con un Osimhen così, il Napoli parte favorito per assestarti tra le top 4 del massimo campionato.
Due i cambi di Gattuso rispetto al match contro il Cagliari: Rrahmani rimpiazza l’infortunato Koulibaly andando a far coppia centrale con Manolas, mentre Politano si riappropria della corsia alta destra relegando Lozano inizialmente in panchina.
Azzurri subito vicini al gol quando Vignali regala palla a Osimhen, che al termine di una progressione prorompente sibila il palo con Provedel già preparato al peggio. Il Napoli preme, ed al quarto d’ora ègià avanti: Politano premia la sovrapposizione a tutta velocità di Di Lorenzo, palla dietro per Zielinski che tutto solo all’interno dell’area piccola fredda il portiere spezzino con un destro chirurgico. Il centrocampista polacco festeggia così la nona sinfonia stagionale, mettendo fine ad un digiuno che durava addirittura dalla notte del 3 marzo al Mapei Stadium. Passano pochi giri di lancette, ed il Napoli fa il vuoto con una ripartenza devastante. Estevez dai 20 metri trova il muro di Rrahmani, la transizione offensiva vede Zielinski calibrare un dolcissimo esterno per la velocità di Osimhen, abile a lasciare sul posto Ismajli per poi depositare comodamente alle spalle di Provedel. C’è solo il Napoli sul terreno di gioco. Fallaccio di Ricci su Politano, il direttore di gara lascia proseguire per il vantaggio, palla a Hysaj che sfiora l’eurogol con una conclusione a giro a un passo dall’incrocio dei pali. Scorribanda di Politano all’altezza del lato corto: gioco di gambe tra Gyasi e Marchizza che lo stende. Lo stesso attaccante ex Sassuolo si incarica della battuta, ma la sfera finisce ben lontano dai pali di Provedel. Allo scadere della prima frazione di gioco, gli uomini di Gattuso calano il tris chiudendo
anzitempo la pratica Spezia. Gyasi stende Di Lorenzo sulla trequarti, Insigne batte con destrezza per Osimhen, che gioca con la linea spezzina per poi scaricare un siluro violentissimo che non perdona Provedel.
La ripresa si apre con un intervento prodigioso di Manolas a chiudere la potenziale occasione di Piccoli. Spettacolo puro al minuto 49: Insigne inventa col tacco verso Fabian, suggerimento per Demme e bolide dell’ex Lipsia sul palo corto con Provedel costretto agli straordinari per evitare che la barca affondi completamente. Poco dopo Politano semina il terrore nella retroguardia dello Spezia, ma poi fallisce un rigore in movimento calibrando male il mancino da ottima posizione. Manolas dice ancora di no a Piccoli, ma poi l’attaccante classe 2001 trova il modo di mettere la propria firma sul tabellino. Estevez incorna su cross di Gyasi, salva Meret, ma sulla corta respinta Piccoli brucia Rrahmani e accorcia le distanze. Entrano Mertens e Mario Rui per Zielinski e Mertens. Slalom gigante di Insigne, imbucata per Politano ma perde l’attimo e la retroguardia spezzina sventa la minaccia. Dura soltanto 7 minuti la partita di Mertens costretto a uscire per una distorsione alla caviglia che verrà valutata nelle prossime ore: al suo posto Elmas, così come Lozano fa rifiatare Politano. Bastano solo 180 secondi alla freccia messicana per gonfiare la rete e dimostrare a Gattuso di esserci sempre. Mario Rui lancia Osimhen sul filo del fuorigioco, questa volta l’attaccante con altruismo serve Lozano, pronto al più facile dei tap-in a porta vuota. Lozano raggiunge così la doppia cifra in campionato (14 stagionali), tornando ad esultare con i compagni come non accadeva dal 10 febbraio in Coppa Italia contro l’Atalanta. C’è spazio anche per Petagna. Il finale è pura accademia: il Napoli controlla in scioltezza e sfiora anche la quinta rete con Elmas prima e Mario Rui poi.
SPEZIA – NAPOLI 1-4
Reti: 15’ pt Zielinski (N), 23’ pt Osimhen (N), 44’ pt Osimhen (N), 19’ st Piccoli (S), 34’ st Lozano (N)
SPEZIA (4-3-3) Provedel; Vignali, Ismajli, Chabot, Marchizza; Estevez (33’ st Acampora), Ricci, Maggiore; Verde (1’ st Piccoli), Agudelo (33’ st Saponara), Gyasi (23’ st Farias).
All: Italiano
NAPOLI (4-2-3-1) Meret; Di Lorenzo, Manolas, Rrahmani, Hysaj (24’ st Mario Rui); Fabian, Demme; Politano (31’ st Lozano), Zielinski (24’ st Mertens, 31’ st Elmas), Insigne; Osimhen (39’ st Petagna).
All: Gattuso
Arbitro: Massimiliano Irrati della Sezione AIA di Pistoia
Note: Ammoniti: Hysaj (N), Ricci (S), Estevez (S), Vignali (S), Osimhen (N). Corner: 1-2. Recupero: 2’ pt, 4’ st.