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Sconfitto il ''punteruolo rosso'' salvezza per le palme di Roma


Arriva dal mare la salvezza per le palme di Roma. Una task force finanziata dal Campidoglio e composta da periti agrari e da dottori forestali ha trovato il rimedio contro il "punteruolo rosso", il terribile parassita che ha già decimato centinaia di alberinoi quartieri costieri e che ha cominciato l'invasione anche in città.Ccntodieci su centodieci salvate dall'epidemia. E' il risultato entusiasmante del trattamento sperimentale preventivo completato a Ostia dalla squadra messa in campo dall'assessorato comunale all'Ambiente. Da domani la lotta si sposterà a Roma e si comincerà dalle palme di Villa Torlo-niacd a quelle di Villa Pamphi-li. Il Rhynchophorus ferrugi-neiis, questo il nome scientifi-codel disastroso pidocchio importato dall'Africa, è stato sconfitto al Lido da una tecnica iniettiva studiata dal Collegio dei periti agrari di Roma e da escerti forestali. «Si trattadi una procedura che sta dando risultali pieni - spiega Leonardo Perronacc, segretario del collegio e capo del team di operatori - Abbiamo dovuto attendere i primi caldi e quindi il risveglio vegetativo delle piante per poter intraprendere la controffensiva».Per comprendere il funzionamento della medicina, bisogna fare un passo indietro e capire qual è l'effetto del "punteruolo rosso". Il parassita vola di pianta in pianta anche in un raggio di un chilometro e mezzo, rilasciando pcrciascun individuo decine di migliaia di uova sulla sommità delle palme. Quando le uova si schiudono, le larve aggrediscono l'albero nutrendosi della linfa e della parte verde. In meno di novanta giorni la pianta non solo muore ma diventa essa stessa veicolo d'infezione. Da ciò l'obbligo imposto dalla Regione Lazio di abbattere i fusti e distruggerli attraverso incenerimcnto. Un'impresa che costa tra i mille ed i millc-cinquecento curo a pianta.La piaga del punteruolo rosso ha sterminato centinaia di palme dapprima sul litorale romano, da Sabaudia a Ostia a Casal Palocco, all'Infcmetto, sino a Cervcteri e Ladispoli. Poi ha invaso Roma. Piante essiccate sono state registrate all'Eur, lungo la Casilina e inpiazza Cavour. Dopo una sperimentazione durata diversi mesi, finalment

e l'antidoto.«La cura preventiva - spiegano Perronace e il forestale Bruno Santoro assistiti da Luca Coletta - riguarda un'endo-tcrapia a base di Amabectina diluita con un solvente che ne favorisce l'assorbimento da parte della pianta. Si agisce sulle palme sane ma anche su quelle che mostrano i primi sintomi». L'Amabectina è un veleno estratto da un batterio del terreno che agisce per ingestione da parte del parassita e che in 12 ore dimezza la sua tossicità sugli altri esseri viventi per effetto dell'insolazione.L'attrezzatura della squadra anti-puntcruolo sembraquella di un ghostbuster: trapano a punta lunga disinfettata a fuoco, valvolina plug e iniettore che funziona ad una pressione di tré atmosfere. La prcoccu-pazionc del professor Carlo Blasi, docente della Sapienza e presidente della Società italiana di Botanica, di «intervenire il più presto possibile per evitare l'epidemia, ma senza utilizzare sostanze volatili che possono causare problem i di tossicità», è stata rispettata in pieno.«L'Amabectina - spiega Perronace - resta imprigionata nella pianta ed è assorbita dal tessuto vegetale. Quando le larve mangiano, si avvelenano. Ne abbiamo trovate a milioni morte in quegli alberi che sospettavamo potessero essere stati colpiti dal punteruolo rosso».L'efficacia è confermata anche da un'azienda specializzata, la arboricoltura.nct, che ha impiegato lo stesso trattamento su circa 150 piante in giardini privati di Casal palocco e Infernotto. «Da lunedì - anticipa il team di lavoro finanziato dal Comune di Roma -opereremo a Villa Torlonia e in altri punti a rischio della città. Purtroppo il finanziamento prevede il trattamento per altre 200 essenze, ci auguriamo che si possa proseguire e arrivare a tutelare l'intero patrimonio comunale delle palme che conta circa duemilacin-quecento esemplari». Il nuovo dirigente dell'assessorato comunale all'Ambiente, Bruno Cignini, sottolinea che «finanziare il trattamento per il resto del patrimonio di palme pubbliche è una priorità che sottoporrò all'attenzione del nuovo sindaco Alemanno».


sabato 5 dicembre 2009 - 10.04 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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