La Juve Stabia ha deciso: la panchina gialloblù va a Pino Rigoli, che succede ad Eziolino Capuano, ma anche al mancato allenatore Andrea Pensabene. Una settimana importante si apre oggi per il team stabiese. Prima l’allenatore, che firmerà in serata dopo l’incontro con Cesarano e il diesse Pezzini, poi gli accordi con i calciatori prossimi a vestire la casacca della Juve Stabia. Intanto, Rigoli, la passata stagione al Cosenza, ma con due promozioni consecutive all’attivo alla guida del Modica, parla già da stabiese: «Manca l’atto ufficiale - ribadisce il tecnico - ma credo che non ci saranno problemi. Abbiamo parlato a lungo con il presidente e con il direttore sportivo, mi hanno spiegato le loro idee, il progetto, e sono pronto a sposarlo. Castellammare è una piazza competente, e
sigente, ma che può dare tanto e fare la differenza». 43 anni, poca esperienza tra i professionisti, Rigoli non è un appassionato dei numeri: «Affatto. Lo scorso anno il mio Cosenza giocava col 4-3-3, ma a Modica facevamo il 4-2-3-1. L’obiettivo è quello di costruire un gruppo solido, il modulo dipende anche dai giocatori che hai e dalla loro capacità di attuarlo». Sul fronte acquisti, la punta Longobardi è stata ingaggiata dal Catania, che dovrebbe girarla alla Juve Stabia. Si aspetta poi l’ufficializzazione di Maranzano, trequartista, dalla Pistoiese; di Campisi, svincolato, nella passata stagione al Giugliano, come anche Marzocchi, centrocampista classe ’84, ed Emanuele Flauto, terzino di spinta. Infine, dalla Francia potrebbe arrivare il centrale Alliz Sallez, classe ’86.