Nell'aria l'odoro acre di plastica bruciata che ha avvolto case e terreni per un raggio di chilometri dal luogo un cui è dicampato l'incendio ieri mattina a Pompei. Nonostante le raccomandazioni del Comune e dell'ARPAC, la preoccupazione nei cittadini è tanta.
Intanto la Procura di Torre Annunziata ha avviato una indagine per fare luce sulle cause delle fiamme che stanno ancora bruciando un deposito al confine tra Pompei e Scafati, nel Napoletano. In via precauzionale sono state disposte alcune evacuazioni.
Il rogo sarebbe partito dalle sterpaglie circostanti per poi estendersi al deposito che si trova in via Spinelli. L'ampia area è stat
a circoscritta dai vigili del fuoco, i quali prevedono tempi lunghi per domare le fiamme.
Un episodio che giunge poche ore dopo l'altro grande incendio che si è registrato sempre a Pompei, è precisamente nella zona di Moregine, dove a bruciare erano state auto in un deposito poco distante dalla stazione EAV. Anche in questa circostanza sono state fatte evacuare diverse famiglie, addirittura un intero rione. L'ARPAC ha confermato che non ci sono pericoli per la salute pubblica, ma la paura e i dubbi tra i cittadini restano.
Saranno ora le indagini a chiarire la natura dei roghi, intanto l'aria è sempre più irrespirabile in queste zone.