Cronaca

Piano di Sorrento - Volevamo essere Maradona, presentato il libro

Esperti di calcio e tifosi del Napoli, giovani e meno giovani. In tanti hanno preso parte al dibattito dal titolo Un calcio al passato, per capire perché tutti “volevamo essere Maradona”.

di Francesco Pascuzzo


Grande successo per l'incontro "Un calcio al passato", presentazione ufficiale del libro-racconto Volevamo essere Maradona di Rosario Cuomo - scrittore trentenne di Agerola che ha vissuto i primi anni del campionissimo argentino a Napoli - presso il Centro culturale comunale di Piano di Sorrento.
Tra i numerosi tifosi incuriositi dal dibattito anche il sindaco di Piano Giovanni Ruggiero, il quale pur in pieno periodo di campagna elettorale non ha saputo resistere al richiamo della sua squadra e dei bei ricordi degli anni del primo scudetto partenopeo.
Moderatore della serata Francesco Bevacqua, del mensile Il Centro, la cui partecipazione ha impreziosito il racconto di Rosario Cuomo con immagini e videoclip, nel corso del booktrailer dei migliori anni di Maradona a cura di Pasquale Vitiello; le magie in campo ed i vizi dell'unico grande re di Napoli, la droga e le ambigue frequentazioni, dal gol all'Inghilterra nel 1986 ai mondiali americani del '94.
L'immagine che rimase impressa al mondo intero ma in particolare ai fan di Diego, il suo urlo dopo il gol alla Grecia ad Usa '94 e l'infermiera dell'antidoping che lo accompagna per mano al tunnel degli spogliatoi. Rapidamente la carrellata dei momenti simbolo del fenomeno argentino è ripercorsa dall'autore del libro, ma con uno sguardo critico e ricco di perché intorno alla figura del calciatore.
Frequenti nell'

incontro le rievocazioni da parte di Rosario Cuomo di una visita del Pibe de oro ad Agerola nel 1987 e delle partite di calcio fra i ragazzini che tuttora vedono come teatro le piazze del paese. Le magliette dei beniamini dei tifosi in vendita oggi, Cavani, Lavezzi ma anche - ed ancora - Maradona. Tutti gli appassionati di calcio e dei colori azzurri nel loro intimo sognano ancora quei tempi, vogliono ancora "essere Maradona".
Lo stesso autore ha precisato "io ero tifoso del Napoli fino al primo scudetto, poi dopo una serie di compagnie del mio paese mi hanno fatto cambiar fede, e diventai sostenitore dell'Inter. Ciò nonostante ero affascinato da questo grande personaggio".
A ciò la replica del presidente del Club Napoli di Piano, Antonio Irolla. "Il vero tifoso di una squadra la segue sempre e dovunque. Io in tanti anni ne ho fatte di trasferte con il Napoli e posso distinguere il simpatizzante che guarda a casa la partita dal vero tifoso che soffre anche per la sua squadra" è stata la risposta di Irolla in un simpatico siparietto in chiusura di serata con mister Albano, che per anni ha seguito talenti locali nelle società calcistiche di Napoli e Sorrento.
Una discussione di calcio ma anche un modo per confrontarsi sulla controversa e ambigua figura di Maradona, senza sfociare troppo nel romanticismo ma, anzi, rileggendo la nuova realtà calcistica con un pizzico di scetticismo.


venerdì 6 maggio 2011 - 8.37 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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