Luciano Spalletti è stato premiato a Bologna con il Premio Bulgarelli 2022-23 come migliore allenatore della Serie A. Il tecnico azzurro in platea si è reso protagonista di un siparietto con l'arbitro Orsato, accanto al quale si è seduto e con il quale ha scattato una foto. Al momento della premiazione sono arrivate le parole di ringraziamento soprattutto per i suoi giocatori. «I miei calciatori si sono impegnati. Hanno fatto tutto benissimo, dando gran disponibilità in allenamento e in partita. Hanno dimostrato quell'attaccamento alla maglia, una cosa in cui Giacomo Bulgarelli era maestro assoluto. Quando si va a mettere mano pesantemente dentro una squadra come è successo, bisogna sostituire i calciatori forti con altrettanti calciatori forti. Magari erano sconosciuti per qualcuno, ma ci sono i video, ci si informa, oramai si arriva da tutte le parti. La parte maggiore del lavoro ovviamente l'ha fatta il direttore Giuntoli e il suo staff, che han grande qualità nel fare questo. Si vanno poi a
mettere questi calciatori nei ruoli che mancano. Un'altra caratteristica che serve ad un allenatore è avere la convinzione sempre di avere a che fare con dei calciatori forti. E' fondamentale. Ci siamo messi a lavorare con massima disciplina e con la massima disponibilità di tempo. E' sempre il tempo che dedichi ad una cosa a fare la differenza. E io gliel'ho dedicato tutto. Poi, piano piano, si va a creare un sistema di gioco e a credere in qualcosa di condiviso da parte dei calciatori. Non è mai una partita sola, ci sono gli episodi, i momenti in cui hai più condizione sia fisica che mentale. Gli infortuni. È un lavorare in maniera seria che porta al risultato finale». All'uscita dalla Biblioteca Sala Borsa, dove si è tenuta la cerimonia di premiazione, Spalletti è stato avvicinato da curiosi, ma anche da diversi tifosi del Napoli che chiedevano selfie e al tempo stesso rassicurazioni sul suo futuro. «Se resto? Lo deve dire la società, ma questo l'ho già detto. Non è una novità.»