La ricerca continua. Inutile nascondere che il Napoli abbia bisogno di cinismo e personalità sotto rete, mancata nei momenti cruciali di una stagione positiva, ma per certi versi incompiuta. L’abitudine a giocare, ma soprattutto decidere partite importanti può fare le differenza, compiendo gli ultimi sforzi per oltrepassare il guado verso la gloria eterna. La Spagna è sempre stata garanzia di talento cristallino, e dopo Fabián Giuntoli sposta velocemente il mirino da Siviglia a Valencia per sferrare l’assalto decisivo a Rodrigo.
L’attaccante classe ’91 si gode le meritate vacanze dopo le ultime fatiche con le Furie Rosse. Il 3-0 alla Svezia con il quale gli uomini di Luis Enrique hanno virtualmente chiuso il discorso qualificazione agli Europei del 2020 mette la parola fine ad una stagione entusiasmante. Con 3 gol nelle ultime 3 gare, Rodrigo ha permesso al Valencia di accelerare sul rettilineo finale ed avere la meglio su Getafe e Siviglia per conquistare l’ultimo posto utile per la fase a gironi di Champions League. Il quarto posto dietro i soliti noti della Liga vale già tantissimo, ma la ciliegina sulla torta arriva qualche giorno più tardi. Il Valencia interrompe dopo ben 4 anni lo strapotere del Barcellona andandosi a prendere la Coppa del Re sciorinando una prestazione a dir poco sontuosa. Come in ogni partita dove la posta in palio è altissima, entra in gioco il talento ispano-brasiliano di Rodrigo: corsa a perdifiato di Soler a lasciare sul posto Jordi Alba, cross calibrato per l’inserimento del nazionale spagnolo alle spalle del pachidermico Pique ed inzuccata perentoria alle spalle di Cillessen per la rete del raddoppio.
Rodrigo si fa apprezzare per qualità tecniche e spiccata duttilità tattica. Può agire indifferentemente da seconda punta, trequartista, falso nove o a
ddirittura esterno alto. Un jolly preziosissimo che ogni allenatore vorrebbe avere tra le proprie fila.
Cugino di Thiago Alcantara e Rafinha, l’attaccante nato a Rio de Janeiro entra subito nell’orbita del Real Madrid, che però lo lascia partire troppo frettolosamente come contropartita tecnica nell’affare Coentrao. Dopo 3 stagioni tra le aquile con 45 centri complessivi, torna in Spagna grazie al forte interesse del Valencia che sborsa addirittura 30 milioni per avvalersi delle prestazioni di un calciatore con grande prospettiva. Con la maglia dei pipistrelli non perde mai la confidenza con il gol: sempre in doppia cifra in 4 stagioni su 5 (unica eccezione la 2016/17, viziata da un serio infortunio alla caviglia destra rimediato in allenamento che ne ha pregiudicato tutta la seconda parte di stagione), 74 reti in 189 gettoni e la presenza in pianta stabile in Nazionale, con la quale ha disputato anche l’ultimo Mondiale in Russia.
La partita a scacchi è ufficialmente iniziata. Rodrigo ha un contratto in scadenza nel 2022, ma i suoi rappresentanti approfitteranno del mese di vacanza concesso al calciatore, per tessere fili diplomatici in tutti i 5 principali campionati europei. Il Valencia fa muro, ma non mostra più la posizione totalmente intransigente della scorsa estate. Giuntoli ha provato a sondare il terreno con un’offerta da 35 milioni, ma il direttore generale spagnolo Mateo Alemany ha fermamente risposto picche, chiedendo non meno del doppio per chiudere la trattativa in tempi brevi. Intorno ai 50 la giusta via di mezzo, ma il Valencia non ha necessità di vendere e temporeggia puntando alla possibilità che si scateni un’asta al rialza per far lievitare ulteriormente il valore già importante di un atleta polivalente e pronto a scalare ulteriori gradini verso la piena consacrazione.