Continua immacolato il cammino della Spagna di Luis Enrique verso l’Europeo del 2020. Terza vittoria in altrettante gare, con Sergio Ramos e compagni a strappare una comoda vittoria in trasferta sul campo delle Isole Faer Oer. Le città di Napoli e Palacios y Villafranca sono in festa, perché Fabian Ruiz si prende la rivincita sulla cattiva sorte, che lo aveva costretto ad abbandonare il primo ritiro della Nazionale nello scorso marzo a causa di una febbre violentissima che consigliò addirittura il ricovero in ospedale.
Stavolta non c’è nulla che possa fermare l’impetuosa scalata del crack andaluso, che entra il campo al minuto 74 al posto di Isco, sfiora subito il gol del poker e lascia un’ottima impressione in vista delle prossime partite.
La presenza nel gruppo di Luis Enrique è il giusto premio per la stagione stellare vissuta da Fabian Ruiz alle falde del Vesuvio. L’ex Betis fece subito parlare di sé con una bordata siderale ad aprire l’amichevole estiva con il Gozzano, poi un fastidioso infortunio ne ha ritardato l’ascesa, ma il tempo è galantuomo ed il classe ’96 si è ripreso il San Paolo con gli interessi. Duttilità all’ennesima potenza, visto che Carlo Ancelotti la ha utilizzato nella zona nevralgica del campo, ma anche su entrambe le corsie esterne (principalmente a sinis
tra) e talvolta anche in posizione di seconda punta. Testa bassa e lavorare: 35 gettoni complessivi in tutte le competizioni conditi da 7 centri, a suggellare una stagione fantastica, la più prolifica in assoluto per il centrocampista azzurro. Con la doppietta casalinga all’Inter, Fabian ha chiuso con 5 reti in Serie A (le prime a Fuorigrotta dopo quelle in trasferta a Udine, Genova e Bergamo) superando il connazionale Callejon, così come anche il tanto atteso Simone Verdi.
Il centrocampista napoletano esterna tutte le emozioni dell’esordio, in alcune dichiarazioni alla stampa iberica al termine del blitz in quel di Thorsavn: “Sono contentissimo per il mio debutto con la Roja, visto che si tratta del coronamento di un sogno che custodivo fin da bambino. Mi son trovato subito bene, anche perché al fianco di compagni così forti è tutto più facile. Inizialmente mi è dispiaciuto tantissimo saltare la doppia sfida con Norvegia e Malta, però ho resettato tutto perché dovevo continuare a lavorare sodo affinchè avessi una nuova opportunità. Luis Enrique ha scelto di darmi nuovamente fiducia, e non posso fare altro che ringraziarlo. Sono arrivato a questo punto grazie ai miei compagni, e soprattutto alla mia famiglia ed ai miei amici che mi hanno davvero supportato tantissimo quando sono stato male”.