La Juve Stabia dovrà invertire la rotta lavorando con ancora maggiore determinazione. É questa la medicina indicata da mister Leonardo Colucci al termine del match perso 1-0 al Veneziani di Monopoli per effetto di un gol dell’ex Mulè. Un episodio che ha condannato oltre i propri demeriti le vespe che, al netto della scarsa verve offensiva, non hanno mai corso altri pericoli nell’arco della gara. «Potevamo e dovevamo fare di più – ha ammesso il tecnico gialloblù ai microfoni di Rai Sport –, la partita è stata decisa da un episodio nato da una palla inattiva. Va dato atto ai nostri avversari di essere stati cinici, ai miei ragazzi riconosco il non aver lesinato neanche una goccia di sudore lottando su ogni pallone sino all’ultimo minuto. La prestazione c’è stata, a conti fatti le chances per far male le abbiamo avute finendo per pagare dazio per qualche passaggio sbagliato di troppo. Barosi non ha fatto una parata, ciò dimostra come in questo frangente ci vada tutto storto al punto da essere puntualmente puniti da giocate estemporanee. Domani analizzeremo il match per cercare di migliorare, sarà fondamentale non farci co
ndizionare dal risultato per preparare con la giusta grinta la trasferta di Viterbo. Il lavoro è l’unica medicina che conosco per rialzare il capo e far si che gli episodi girino a nostro favore». Nel finale le vespe hanno cambiato pelle nel tentativo di riacciuffare il risultato. «Questa è una squadra strutturata per giocare con il 4-3-3, poi vien da sé che in settimana si provino anche soluzioni come il 4-2-4 da adottare in base alla situazione. Questa potrebbe anche rappresentare un’idea di partenza per il futuro, non sono un integralista e ringrazio sempre i ragazzi per la loro disponibilità. Per me il gruppo viene prima di tutto, non ho schierato Pandolfi perché deve comprendere che nel calcio occorre anche rincorrere e non solo correre. Qui ci sono persone che vanno a mille ed è giusto premiarle. Ripeto sempre ai ragazzi che il Colucci calciatore aveva molti limiti, ma è arrivato in serie A perché non si fermava mai. Dobbiamo lavorare tutti assieme per fare sempre di più». Ora testa a Viterbo, mentre i tifosi chiedono a gran voce rinforzi per dare nuova linfa ad un 2023 che sin qui ha portato in dote un solo punto in 3 partite.